Verona, 19 feb. (Adnkronos Salute) – “Le politiche di salute rivolte al malato psichiatrico in Veneto stanno per evolversi radicalmente e positivamente. Entro un paio di settimane, ottenuto il parere favorevole della Commissione del Consiglio, la Giunta regionale approverà infatti definitivamente il nuovo Progetto obiettivo salute mentale, una delle scelte programmatorie più qualificanti di questo ultimo scorcio di legislatura”. Lo ha annunciato oggi l’assessore alla sanità regionale, Sandro Sandri, intervenendo a Verona al convegno ‘Le comunità terapeutiche in psichiatria: evoluzioni possibili tra cura e normativa’, organizzato dagli Istituti civici di servizio sociale di Verona con il patrocinio della Regione, dell’Ulss 20 e dell’università scaligera, alla presenza di oltre 350 operatori delle comunità terapeutiche veronesi. All’incontro partecipavano tra gli altri l’assessore comunale Erminia Perbellini, il preside della Facoltà di Medicina Michele Tansella, e il direttore dei servizi sociali dell’Ulss 20 di Verona, Angelo De Cristan. “Il Progetto obiettivo regionale – ha sottolineato Sandri – è stato costruito con una grande lavoro di monitoraggio e valutazione dei nuovi bisogni e, in breve, costituirà una vera e propria rete di presa in carico totale del paziente che vedrà interagire l’ospedale, i servizi territoriali delle Ullss, il sistema dei medici di medicina generale, le comunità terapeutiche e le famiglie dei pazienti, verso le quali è assolutamente necessario alleviare le difficoltà che spesso devono affrontare. La rete ha tutte le caratteristiche per dare tutte le risposte attese – ha aggiunto Sandri – partendo dalla prevenzione, passando per la cura, e arrivando al reinserimento sociale al termine del percorso”. Particolare attenzione verrà anche posta ai nuovi bisogni emersi prepotentemente nell’ultimo periodo: i disturbi alimentari, le problematiche adolescenziali, l’esordio precoce delle psicosi, le psicopatologie nell’anziano, le ricadute psicopatologiche degli abusi di sostanze.
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