Di seguito la richiesta d’aiuto della Copasam (Coordinamento Provinciale Associazioni Salute Mentale) ai principali esponenti direttivi dell’Azienda Ospedaliera e della Psichiatria di Varese, relativamente alla disastrosa situazione assistenziale venutasi a creare in seguito alla carenza di figure professionali nelle strutture. E più gli utenti con i loro familiari reclamano cure, più sembra che queste divengano sinonimo di assenze e vuotismi professionali: proprio in salute mentale, dove la presenza non è solo dovere deontologico, ma necessità umana, poichè -si è imparato- che nessuna terapia giova di più dell’interazione con l’altro, del dialogo e del confronto, a discapito dell’abbandono, in qualsiasi forma esso prenda forma nella vita percettiva dei soggetti; proprio in salute mentale, dove la persona ha bisogno di sapere e tastare che chi ha da-prendersi-cura di lui c’è, è lì e non lo abbandonerà; proprio in salute mentale, dove la sofferenza è una silenziosa mano tesa verso l’alterità; proprio in salute mentale, dove queste cose non possono e non devono accadere.
Egregio dr. Bravi, Direttore generale
E, p.c. Egregio Prof. Vender, Direttore Dipartimento Salute Mentale
Egregio Dr. Avanzi, Direttore sanitario
Egregio Dr. Cioffi, Direttore Psichiatria del Verbano
Egregio dott. Bravi,
come anticipato nell’incontro che Lei questa estate gentilmente ci aveva concesso con celerità, ci rivolgiamo nuovamente a Lei, a distanza di qualche tempo, per chiedere di poter fare una verifica con Lei sulla situazione della Psichiatria del Verbano.
Ci rammarica doverla ancora disturbare ma ci risulta che la Psichiatria del Verbano sia ancora in forte sofferenza per la carenza di personale, seppur il dr. Cioffi e il personale tutto si prodighino al massimo in qualità e quantità nel loro lavoro.
Il dr. Bolla, non più in servizio da vari mesi, è stato sostituito da una dottoressa della Psichiatria di Varese in stato di gravidanza, mai entrata in servizio presso la Psichiatria del Verbano e non ancora sostituita.
Lo stesso vale per l’assistente sociale del Centro Psicosociale di Luino, anche lei a casa in maternità da molto tempo e mai sostituita; peraltro, ci risulta che l’altra assistente sociale, in servizio al Centro Psicosociale di Laveno sia a tempo ridotto.
Anche la dr.ssa Vecchi da metà settembre è in maternità, non sostituita.
Ci risulta che il dr. Bianco, unico medico del Centro Diurno e delle due Comunità di Luino, in servizio a turno anche in reparto psichiatrico a Cittiglio, ha dato le dimissioni e cesserà il suo servizio a dicembre.
I nostri iscritti ci dicono che i due Centri Psicosociali di Laveno e Luino risentono sempre di più di questa carenza di personale non rispondendo più come prima alle necessità del territorio.
Si dice che ci sarebbero uno o due medici specialisti in psichiatria fuori regione che sarebbero disponibili a venire a lavorare sul Verbano; pensiamo che sarebbe decisamente appropriato averne al più presto.
Riassumendo per 1)Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura di Cittiglio, 2)Day-Hospital nell’Ospedale di Cittiglio, 3)Centro Psico Sociale di Laveno Mombello, 4)Centro Psico Sociale di Luino, 5)appartamento protetto di Cassano Valcuvia, 6)Centro Diurno “Luvino” di Luino e 7-8) 2 Comunità di Luino sono attualmente in servizio 7 medici, compreso il Primario e il dimissionario dr. Bianco.
Da ultimo, ma altrettanto preoccupante, nonostante le nuove assunzioni a parziale sostituzione degli educatori esodati, i “nostri” pazienti della Comunità Villa Maria di Luino continuano ancora a lamentarsi che non è più come un tempo; sono spesso “abbandonati” senza fare alcuna attività riabilitativa; pare che gli educatori siano stati inseriti anche in turni della Comunità di Villa Maria per la carenza cronica di personale infermieristico.
Addirittura si vocifera che il Centro Diurno dovrà ridurre il numero degli ospiti giornalieri e che il Centro Psico Sociale di Luino dovrà chiudere, sempre per la carenza di personale (ma il numero di pazienti rimarrà lo stesso; dove dovranno andare per curarsi?!).
Sappiamo, ce lo ha dimostrato, che Lei è sensibile ai problemi dei pazienti psichiatrici e dei loro familiari, già così pesantemente provati dalla malattia dei loro cari.
La Giornata mondiale della Salute mentale che si è svolta qualche giorno fa (10 ottobre) rafforza la nostra lettera. Lettera che sarebbe stata in ogni caso scritta, viste le criticità della Psichiatria del Verbano e che inviamo per conoscenza e diffusione alla nostra Organizzazione Regionale (Urasam Lombarda), autrice di un documento diffuso a livello nazionale che riprende contenuti e riflessioni per certi aspetti analoghi ai nostri.
In conclusione Le chiediamo con urgenza di intervenire per ciò che potrà fare per migliorare la situazione della Psichiatria del Verbano che si trascina ormai da troppo.
Diversamente, se entro metà novembre non ci sarà una evoluzione positiva (con l’arrivo concreto di personale, soprattutto medici per la UOP e operatori per la Comunità di Villa Maria) dovremo ricorrere ad altre e più palesi manifestazioni pubbliche di denuncia e di richiesta di aiuto.
Le porgiamo distinti saluti.
Lisetta Buzzi Reschini, Presidente COPASAM Varese
(Coordinamento Provinciale Associazioni Salute Mentale)
U.R.A.Sa.M. – Unione Regionale Associazioni di Salute Mentale
Giovanna Binda, Presidente ADIAPSI
Mariagrazia Ferrario, Presidente TARTAVELA