La storia di “Tramart”, il video sul tram triestino, a puntate

Il gruppo esplora un secolo di vita tranviaria, scoprendone meraviglie tecniche, leggende, altarini. Di grande aiuto è l’ingegner Buzzi, caporeparto che ha il merito «di aver lasciato il tram abbastanza antico», racconta qualcuno. Un momento, tutti i capireparto si sono fatti in quattro per salvaguardarlo, precisa un altro. Antico, ed ecologico, aggiunge un terzo. Di pregi a dire il vero, il tram ne ha tanti e si fa a gara per elencarli. È stato barelliere durante la guerra, si è vestito a nozze, ha fatto divertire i monelli chiudendo un occhio sui “portoghesi”, è sopravvissuto a incidenti e ordinanze di soppressione. Sotto l’Austria poi, quando gli uomini giovani erano al fronte, si è pure inventato il servo sterzo. “El frenador”, azionato dal braccio di un vecchio coadiuvato da un ragazzino. Il primo ci metteva il giudizio, il secondo la forza.

Nasce una sana competizione tra i fan dello storico veicolo, dove il duo Mr Frank-Alessio Pellegrini, psicologo accompagnatore, sembra aver la meglio. Solo perché i muli (i ragazzi) qui sono troppo modesti, li pungola Gianni. Ci penseranno i titoli di coda del video a tradirli. Già, il video. Ma quando iniziano le riprese?

-continua-

di Korallina

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