Da Secondigliano ci inviano “33,3 periodico” il Periodico dell’Ospedale Psichiatrico Giudiziario
Dall’editoriale: “Un giornale fatto da internati, che ha come direttore un “direttore di carcere” e come redattori e responsabili anche i suoi funzionari, può avere l’ambizione di raccontare una verità diversa da quella del potere? E allora perché lo facciamo? Perché, pur avendo consapevolezza che queste scritture non possono essere veramente libere, autentiche, autonome, perché le scriviamo in questo spazio? Perché, forse, crediamo nel lato oscuro delle parole, in quella capacità che ogni scrittura ha di sottrarsi al controllo, di sfuggire anche alla intenzione di chi scrive, di raccontare più verità, anche quando il corpo e la voce sono costretti. E’ per questa ragione che abbiamo comunque deciso di fare questo giornale, per questa ragione ed anche per un’altra … ”
In allegato la rivista33,3 periodico