Dopo l’SPDC dell’Ospedale di Vallo di Lucania e dopo l’SPDC dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari, lo scandalo dei reparti psichiatrici dell’Ospedale Niguarda
Nella maggior parte dei reparti di psichiatria degli ospedali italiani anche dopo la legge 180 è rimasta l’usanza manicomiale di legare i ricoverati al loro letto.
Le agghiaccianti immagini in diretta della morte di Francesco Mastrogiovanni (foto), morto legato ad un letto di contenzione nell’Ospedale di Vallo della Lucania il 4 agosto 2009, e la morte di Giuseppe Casu, avvenuta il 22 giugno 2006, quando anch’egli era legato ad un letto di contenzione dell’Ospedale Santissima Trinità di Cagliari, e di cui in questi mesi si sta celebrando il processo, sono una testimonianza dell’orrore a cui può arrivare la pratica della coercizione nei trattamenti psichiatrici.
Anche negli SPDC (Sevizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura) dell’Ospedale Niguarda si usa legare i ricoverati al loro letto ed imporre terapie farmacologiche non accettate.
Il Telefono Viola di Milano è in grado di denunciare pubblicamente alcuni gravissimi abusi avvenuti in questi ultimi anni nei reparti di Psichiatria 1 e Psichiatria 3 (Grossoni 1 e Grossoni 3). Al reparto di Psichiatria 2 (Grossoni 2), inoltre, il primario e la grande maggioranza degli psichiatri del reparto hanno portato avanti una iniziativa collettiva contro l’unica psichiatra che privilegi il rapporto umano e fiduciario con i pazienti e sia contraria alle contenzioni fisiche. L’iniziativa è culminata nella sospensione della Dr Nicoletta Calchi da parte del Consiglio di Disciplina dell’Ospedale. Tale sospensione ha dato luogo ad una delle più clamorose e imponenti proteste di pazienti dell’intera storia dell’Azienda Ospedaliera Niguarda Ca’ Granda e dell’intera Lombardia: ben 112 suoi pazienti, insieme ad altre centinaia di persone, hanno firmato una lettera in cui chiedono il rispetto dei principi della legge 180 all’interno dei reparti psichiatrici di Niguarda ed il reintegro pieno nelle sue funzioni della loro psichiatra di fiducia.
Su questi argomenti si svolgerà una Conferenza stampa del Telefono Viola di Milano il giorno Martedì 23 novembre alle ore 12:00 presso la Sala Stampa del Tribunale di Milano
Legare i ricoverati al loro letto è una forma di tortura che non ha alcuna giustificazione ammissibile.
Parafrasando 1984 di Gorge Orwell (Il fine della tortura è la tortura) possiamo ben dire che: il fine della contenzione fisica è la contenzione fisica.
Telefono Viola di Milano