Di Luisa Pozzar [articolo uscito su Avvenire il 23 febbraio 2021] La pandemia impone di superare il modello Rsa per…
Filomena Greco, sindaca di Cariati: «No allo smantellamento del centro di salute mentale. Si continua a distruggere». A rischio 1700…
[articolo uscito su retisolidali.it] Poche strutture residenziali e posti letto nei servizi di diagnosi e cura e poca continuità ospedale-territorio.…
Di Fabrizio Starace [articolo uscito su sossanita.org] Quanti sono i docenti – anche quelli che vantano curricula illustri – che…
[articolo uscito su imperianews.it] Daniela Meloni e Maria Teresa Roselli, insieme a Cittadinanzattiva Liguria e il Tribunale per i Diritti…
[Picture by Lacie Slezak] Il Comitato di esperti in materia economica e sociale (istituito con DPCM del 10 aprile 2020)…
Di Vito D’Anza Durante la Fase 1 della pandemia Coronavirus la Conferenza Salute Mentale aveva inviato un appello al Governo…
[articolo uscito su sardegnareporter.it] Un incontro aperto a tutti per affrontare il problema del ridimensionamento dei servizi territoriali di salute…
[articolo pubblicato su TrevisoToday, a firma della Redazione] «Nella Ulss 2 la grave carenza di personale e risorse sta mettendo…
Rompiamo il Silenzio: un movimento che raccoglie associazioni di utenti e familiari, operatori dei servizi pubblici di salute mentale, cittadini e rappresentanti della società civile che hanno sottoscritto un documento di denuncia sulla condizione dei servizi di salute mentale in Puglia. I CSM sono diventati luoghi sempre meno accoglienti, se non addirittura respingenti, i Servizi di Neuropsichiatria dell’Infanzia e Adolescenza, di più recente istituzione, di fatto non sono mai stati messi in condizione di fornire adeguate risposte a questa fascia di popolazione. Dopo le battaglie che hanno condotto all’abolizione del manicomio e allo sviluppo dei servizi territoriali, oggi c’è il grave rischio di un riduzionismo di tipo tecnico e securitario: agli operatori è chiesto in modo sempre più insistente di etichettare, con le diagnosi psichiatriche, disagi personali e familiari strettamente connessi con situazioni di povertà e di malessere sociale. Dinanzi alla complessità di tali problemi, la condizione di debolezza dei servizi pubblici non consente di dare risposte adeguate e rischia di produrre una “manicomializzazione” del territorio