da minima&moralia martedì, 14 Marzo 2023 “Nella narrazione oggi egemone, la natura relazionale della persona umana, la sua natura sociale,…
Ritorno a Basaglia. Per una psichiatria di ogni giorno.Di Amedeo GagliardiLa domanda che Paolo Francesco Peloso pone a tutti noi…
di Luigi Benevelli che recensisce: Thomas Insel, Healing- our path from mental illness to mental health, Penguin Press, New York,…
Sulla libertàdi Silva Bon“… il muro è lungo centottanta metri … cento metri il lato più lungo e quaranta le…
Ma c’è ancora Basaglia? di Luigi Benevelli recensione del libro di Paolo Francesco Peloso, “Ritorno a Basaglia? La deistituzionalizzione nella…
di Renato VenturaLa lettura sul blog di Istituzione Minguzzi e del Forum SM delle considerazioni critiche di Luca Negrogno a proposito…
scheda di Silva BonSi occupa di Storia e Letteratura. Ha vissuto l’esperienza della sofferenza psichicaIl manuale Pratiche per una salute…
Annacarla ValerianoCONTRO TUTTI I MURILa vita e il pensiero di Franca Ongaro BasagliaDonzelli Editore, febbraio 2022«Sul legame della libertà, come…
Storia di Andrea Soldi Il 5 agosto 2015 la città è caldissima, qualcuno è già in vacanza, altri cercano un…
Di Carlo Miccio / Con una certa diffidenza, ma anche l’ostinato desiderio di farmi un’opinione tutta mia, ho deciso di leggermi L’arte di legare le persone, pubblicato da Einaudi e scritto da Paolo Milone, che di mestiere fa lo psichiatra. Un libro che sin dal titolo mira a nobilitare la pratica della contenzione psichiatrica, cioè l’abitudine di legare al letto i pazienti più agitati. Pratica difesa dall’autore come strumento per evitare danni peggiori, che però si fa una certa fatica a immaginare (peggiori di cosa?) alla luce di episodi come quello di Giuseppe Casu – morto nell’ospedale psichiatrico di Cagliari dopo nove giorni di contenzione – ed Elena Casetto, una ragazza di nemmeno 20 anni, morta in un incendio che ha coinvolto il reparto di psichiatria dell’ospedale bergamasco Papa Giovanni XXIII mentre era legata anche essa.