CHIETI. Il Tar ritiene giuste parzialmente le motivazioni del Gruppo Angelini e non rigetta del tutto le motivazioni del sindaco di Chieti, Francesco Ricci, che aveva ordinato la chiusura delle strutture psichiatriche perchè non idonee.
Il Tribunale amministrativo, «considerata la natura dell’atto impugnato ed il suo contenuto molteplice, accoglie l’invocata sospensiva limitatamente all’aspetto sanzionatorio ulteriore (inibizione per anni cinque) e rimette all’interesse della parte, l’adeguamento dei locali e la sanatoria delle irregolarità contestate, con richiesta di nuovo controllo e riapertura».
E’ questo il cuore del provvedimento emesso sulla vicenda dell’Ordinanza del sindaco di Chieti che aveva chiuso le case famiglie, le Villette, l’ex Paolucci e tutta una serie di strutture dove il Gruppo Villa Pini ospitava ed ospita malati psicolabili non autosufficienti (anche terremotati) e l’interdizione dall’attività sanitaria per 5 anni.
In pratica le strutture possono restare aperte ma l’Ordinanza del sindaco era valida.
Il Tar ha così giudicato corretta la parte del documento firmato da Ricci in cui si imponeva la chiusura delle strutture per mancanza di requisiti, ha invece sospeso la parte del provvedimento che imponeva una sanzione ulteriore per 5 anni.
Come noto, il Gruppo Angelini aveva contestato questa ordinanza sindacale del 23 settembre scorso, chiedendo che l’ex Paolucci, l’ex Cantatore di via dei Frentani e le villette di via per Torrevecchia potessero rimanere aperte e che fosse bocciata l’interdizione dall’esercizio delle attività sanitarie in materia di salute mentale.
Dunque, come scrive il Comune di Chieti, «è stato superato il primo scoglio sulla legittimità del provvedimento adottato», anche se restano in piedi tutti i problemi per il trasferimento di questi malati che la Asl dovrà completare entro il 21 gennaio prossimo. Un problema in più per l’Azienda sanitaria di Chieti, visto che questi malati Guardiagrele non li vuole e portarli troppo lontano dalle famiglie non si può.
«L’Amministrazione di Villa Pini», dicono dal gruppo, «pur ritenendosi molto soddisfatta, si rammarica di dover constatare di essere stata oggetto, per l’ennesima volta, di atti lesivi nei confronti delle proprie strutture e della propria immagine, adottati in maniera strumentale e frettolosa e destinati, come peraltro già piu’ volte accaduto, ad infrangersi nelle sedi competenti contro i dettati normativi vigenti. La casa di cura Villa Pini procederà immediatamente ad impugnare anche il provvedimento di revoca dell’accreditamento emanato frettolosamente il 15 dicembre dalla Regione, perfettamente conscia che soltanto due giorni dopo ci sarebbe stato il pronunciamento del Tar».
L’ordinanza del sindaco Ricci si basava sui rilievi dei carabinieri dei Nas. Dopo la chiusura sono state notificate prescrizioni alla clinica che sono state ottemperate adeguandosi alle norme e facendo sparire le inadeguatezze precedentemente rilevate.

Sebastiano Calella 18/12/2009 16.05

tratto da: http://www.primadanoi.it/notizie/24188-Strutture-psichiatriche-Villa-Pini-Tar-accoglie-in-parte-ricorso-della-clinica

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