“Il Piccolo” Trieste 2 maggio 2024
Solidarietà agli operatori del Centro di Salute Mentale di via Gambini
Appresa la notizia del proclamato stato di agitazione dagli operatori del Centro di Salute mentale di via Gambini e del conseguente sciopero delle prime 2 ore di giovedì 9 maggio dalle ore 8.00 alle ore 10.00, desideriamo esprimere tutta la nostra vicinanza agli operatori che ci vedono uniti alle richieste di reintegro del personale e del ripristino del servizio sulle 24 ore del CSM 4 che dal 2021 opera a mezzo servizio.
Riteniamo questa richiesta indispensabile e IRRINUNCIABILE per i nostri congiunti fragili che hanno necessità e pieno diritto ad un servizio a tempo pieno con la presenza di operatori di tutte le professioni (medici, psicologi, infermieri, terapisti, educatori, oss….) adeguati in termini di quantità – e perciò di presenza numericamente sufficiente in ogni turno – ed in termini di qualità e formazione.
Come Associazione Familiari ci siamo incontrati in audizione con il Direttore Generale dott. Poggiana già in data 23/08/2022, presenti anche il Direttore socio-sanitario di allora dott. Samani e la dott.ssa Pascolo allora Dirigente del CSM Gambini nonché Direttrice F.F. del Dipartimento di Salute Mentale. In quella sede ci era stata garantita la reintegrazione dell’organico del CSM Gambini con cinque nuove unità infermieristiche, numero minimo per garantire la riapertura sulle 24 ore. Riapertura annunciata anche sulle pagine del vostro giornale.
Da allora nulla di tutto questo si è verificato. PERCHE’? Abbiamo riproposto il problema con una lettera il 24 marzo 2023, inoltrando la stessa per conoscenza anche al Garante dei diritti delle persone FVG e all’ associazione Diritti del Malato FVG, non ricevendo comunque alcuna risposta. PERCHE’?
Dal 2021 IL PROBLEMA PERSISTE ANCORA ; PERCHE’ ?
Chiediamo a voce alta – anche tramite questa via – di incontrare il dott. Poggiana per trovare insieme immediate risposte e rimedi; non è più accettabile che a distanza di tre anni nulla sia cambiato.
Anzi, come manifestato dagli operatori stessi, si sono aggravati ed appesantiti i carichi di lavoro sugli altri CSM che, già in condizione di sotto organico, si vedono costretti ad accogliere per la notte utenza “non propria”.
E, ovviamente, tutto questo si ripercuote molto, molto negativamente sui livelli di assistenza e cura dei nostri familiari.
per l’Associazione Familiari
A.Fa.So.P. NoiInsieme OdV
Claudio Cossi