(ASCA) – Roma, 20 apr – ”Bisogna intervenire anche dal punto di vista legislativo affinche’ una persona che, ad esempio, faccia pipi’ in una fontana non rischi poi di trovarsi rinchiusa per vent’anni all’interno di un ospedale psichiatrico giudiziario, perche’ adesso e’ quello che rischia”. Lo afferma il senatore del Pd Ignazio Marino, presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio Sanitario Nazionale, intervistato dal mensile ”L’ago e il Filo”, nel numero di maggio in edicola venerdi’, parlando dei sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani, dove ”tranne una eccezione, le condizioni sono drammatiche”.

L’intervento legislativo, spiega Marino, ”deve cercare un nuovo equilibrio. Bisogna rendersi anche conto, pero’, che ogni Stato oscilla tra una visione garantista nei confronti della societa’ oppure nei confronti dell’individuo. Mi spiego meglio: in Spagna esiste una legge che non consente di rinchiudere una persona che ha commesso un reato, ma che e’ stata riconosciuta incapace di intendere e di volere, in un ospedale per un periodo piu’ lungo della pena. La nostra legge invece finisce per favorire di fatto l’ergastolo bianco, cioe’ un inferno dei dimenticati, in cui una volta che si entra e’ molto difficile uscirne”

 (ASCA)

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