“Quando ero piccolo sapevo dipingere come Raffaello, mi ci è voluta una vita intera per imparare a disegnare come un bambino”. (Pablo Picasso)
Mercoledì 3 novembre alle ore 20.00 alla Sala Estanco, in Piazza Università a Sassari, nel contesto della rassegna teatrale “Marosi di mutezza” a cura della Compagnia Meridiano Zero, il Laboratorio Teatrale Ge.Na. e la Compagnia Theatre en Vol presentano: “Prove di viaggio”
Spettacolo tratto dal laboratorio teatrale in corso presso l’Opera Gesù Nazareno e realizzato con un’utenza con disagio psichico anche grave. In un percorso di integrazione, quando si lavora con soggetti “deboli”, ai margini della società, nell’aiutarli a compiere un processo terapeutico e educativo, si giunge a un punto in cui si è costretti a riconoscere che l’integrazione è un processo bilaterale. Non ci si può integrare in una società che ci rifiuta, che non è disposta a cambiare per noi, o che non siamo ammessi a cambiare. L’integrazione è una scelta condivisa di apertura, e non un adeguamento a regole, oppure è solo la storia di un insuccesso annunciato, in cui il lavoro più duro è lasciato alla parte debole. Un supplizio di Tantalo.
Partendo da questa constatazione, nel percorso ormai pluriennale del laboratorio, alcuni operatori della Ge.Na. hanno deciso di alzare invece il tiro del loro lavoro, in due sensi. In primo luogo, scegliendo di lavorare in scena insieme agli ospiti della struttura; in secondo luogo, non rifiutando la ricerca di una qualità comunicativa universale che vada oltre l’uso del teatro come semplice esercizio psicomotorio. Per far fronte a questo secondo aspetto hanno deciso di collaborare con la Compagnia Theatre en Vol, da sempre attenta al sociale e abituata al lavoro in contesti limite. Non si tratta di una prassi particolarmente nuova, ma la speciale attenzione con cui viene attuata e i risultati cui sta portando hanno entusiasmato il gruppo, fino a pensare di proporne i risultati fuori dai contesti “protetti” in cui generalmente è confinato questo genere di lavori. L’occasione è giunta grazie alla disponibilità della Compagnia Meridiano Zero che ha accettato di ospitare lo spettacolo all’interno della quinta edizione della rassegna di teatro d’avanguardia “Marosi di mutezza”. Una scelta atipica e forse anche rischiosa, ma che testimonia della fiducia nei risultati di questa nuova strategia d’intervento e che potrà permettere non solo ai ragazzi del laboratorio, ma a tutta la struttura della Ge.Na. di uscire dalle sue mura e di aprirsi alla città, presentando le sue molteplici attività.
Lo spettacolo “Prove di viaggio” racconta la storia di una strana comitiva che inizia una navigazione senza meta, o verso l’isola dei sogni. I piccoli mondi che ognuno si porta dietro e dentro, nel viaggio, diventano l’occasione per scoprire la propria identità di individuo, che vuole essere riconosciuto come persona integrale, con un suo nome e una sua storia. Mettersi in viaggio è un’occasione per scoprirsi, sospendendo il corso ordinario delle cose e rinunciando per un po’ alle barriere mentali che della vita ordinaria fanno parte. Nel viaggio si crea un tempo sospeso in cui si sperimentano forme di relazione inedite, si ridefiniscono i ruoli, si mette in discussione e si riafferma continuamente la propria soggettività, un po’ come nel gioco, o proprio come nel teatro. La forma del teatro fisico si rivela poi la migliore per sviluppare le abilità diverse di ciascuno. Sono le forme di espressione contemporanea, indifferenti al virtuosismo tecnico e concentrate sulla purezza e l’intensità di espressione, le più adatte a trarre il meglio da questi contesti. L’isola dei sogni verrà raggiunta, e quelli che appariranno in scena sono sogni fantasiosi ma semplici, comuni ad altri “visionari”, portatori di uno sguardo diverso sulle cose, ma universale. Alcuni si è scelto di chiamarli folli, altri profeti, altri ancora artisti.
In un percorso in più modi legato alle arti visive, in sala saranno esposti anche i disegni di Stefano, uno dei ragazzi del laboratorio, che con l’intensità di un tratto semplicissimo ma vivo ha “fotografato” alcuni momenti dello spettacolo.
Data la ridotta capienza della sala è gradita la prenotazione chiamando il numero 079230291 o 3357105396 oppure inviando una email all’indirizzo info@theatrenvol.org.
Se verrà superato il numero massimo di posti lo spettacolo sarà replicato il giorno lunedì 8 novembre, sempre alle ore 20.00