Dal 20 aprile il film documentario di Enrico Pitzianti “Roba da matti” uscirà sul territorio nazionale (a partire da Roma, Milano, Genova) dopo l’ottimo successo commerciale avuto a Cagliari e in Sardegna: circa 4500 spettatori paganti per un incasso di 21.000,00 euro, dal 16 marzo a lunedì 2 aprile. Con solo 3 copie è tra i primi incassi assoluti in Sardegna e 34° a livello nazionale. Dunque, il documentario sociale di Pitzianti sta diventando un piccolo fenomeno grazie all’intercettazione di un pubblico trasversale per età e cultura.
«Circa 4500 spettatori nei cinema dell’Isola per un film sardo indipendente rappresentano un esito straordinario, specialmente nella situazione di crisi vissuta dalla produzione cinematografica italiana che ha visto realizzare, nel 2011, solo 60 pellicole contro le 300 della Francia».
Enrico Pitzianti commenta così i risultati al botteghino e i dati Cinetel del suo ultimo lavoro “Roba da matti”, prodotto da Eia Film e ancora in regolare programmazione per la terza settimana nei multisala Cineworld di Cagliari e The Space di Quartucciu. «Ma la cosa che mi rende davvero orgoglioso è riuscire a raccontare la normalità degli ospiti e il coraggio delle operatrici di Casamatta anche sugli schermi nazionali, questa è una vicenda universale e non solo locale», aggiunge il regista cagliaritano, già apprezzato come documentarista: con “L’ultima corsa” ha vinto nel 2002 il Premio della Giuria al Torino Film Festival, imponendosi poi anche all’attenzione internazionale con “Piccola pesca”, del 2004; nel 2008 ha girato il suo primo lungometraggio di finzione “Tutto torna”.
La presentazione nazionale si tiene al Teatro Valle Occupato di Roma che, per la prima volta dall’occupazione, apre le porte alla presentazione alla stampa di un film: «Un grandissimo privilegio che testimonia quanto la tematica sia d’interesse nazionale. Siamo onorati di sposare il motto del Teatro Valle Occupato: arte e cultura come bene comune».
Girato interamente in Sardegna, “Roba da matti” narra una storia vera, cioè quella della residenza socio-assistenziale Casamatta. Otto le persone con disagio mentale ospitate nella struttura di Quartu Sant’Elena, gestita dall’Asarp (Associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica) sotto la guida della presidente Gisella Trincas. «Un modello all’avanguardia in Italia, sicuramente da esportare. Purtroppo Casamatta è sotto sfratto, ma confidiamo che sia finalmente trovata una sede definitiva, grazie alla rinnovata attenzione dell’opinione pubblica a seguito del film».
Alla proiezione e conferenza stampa, oltre il regista e Gisella Trincas intervengono la scrittrice Michela Murgia, Mauro Contini, sindaco di Quartu Sant’Elena, e Luigi Attenasio, presidente di Psichiatria democratica. Sono naturalmente presenti gli occupanti del Teatro Valle.
Il film uscirà il 20 aprile a Roma, Milano e Genova. Successivamente sarà nei cinema di Bologna, Torino, Trieste, Bari, Brindisi, Genova, L’Aquila, Senigallia e in altre città. In Sardegna, oltre alla regolare programmazione in corso nel capoluogo, si preparano nuove proiezioni (per ora è programmata quella del 27 aprile a Olmedo, in provincia di Sassari).“Roba da matti” è stato realizzato con il contributo del Comune di Quartu Sant’Elena, dell’associazione Asarp attraverso la Provincia di Cagliari e delle sedi di Cagliari, Alghero e Carbonia della Società Umanitaria.
“Roba da matti” racconta la storia di Casamatta, una residenza socio assistenziale a Quartu Sant’Elena (Sardegna) in cui vivono otto persone con disagio mentale. Col sostegno costante degli operatori si vive una vita normale in una casa speciale. Una struttura considerata all’avanguardia nel panorama italiano e mondiale, un luogo dove le persone con sofferenza mentale possono aspirare a ricostruirsi una vita. Purtroppo la casa, dopo 17 anni di attività, rischia di chiudere.
L’associazione che la gestisce non riesce più a far fronte alle spese, il contratto d’affitto è in scadenza e il proprietario non intende rinnovarlo. È un momento molto difficile, ma Gisella Trincas, presidente dell’associazione Asarp Casamatta e sorella di una delle ospiti, è una donna tenace. Sostenuta dagli altri familiari, affronta le difficoltà ed è fermamente decisa a trovare una soluzione.