Si è svolto martedì 18 dicembre il previsto incontro tra stopOPG e rappresentanti del Ministero della Salute
L’incontro è stato del tutto interlocutorio.
Tuttavia ci ha permesso un primo confronto diretto con i rappresentanti del Ministero, che dovranno vagliare i programmi regionali per l’utilizzo dei finanziamenti destinati al superamento degli OPG.
E perciò abbiamo:
ribadito che deve essere data centralità ai “progetti terapeutico riabilitativi individuali, a cura del Dipartimento di Salute Mentale (DSM) competente, finalizzati prioritariamente alle dimissioni e all’esecuzione delle misure di sicurezza “alternative” all’internamento. (in coerenza con le sentenze Corte Costituzionale 253/2003 e 367/2004 richiamate dall’allegato 1C Dpcm 1.4.2008)”
confermato la preoccupazione sul fatto che il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari si risolva – se va bene – con il mero trasferimento delle persone attualmente internate negli OPG e CCC nelle “strutture speciali regionali” (i “mini OPG”) previste dall’articolo 3 ter della legge 9/2012. E che, anzi, non essendo abolito l’istituto giuridico alla base dell’OPG, previsto nelle norme superstiti del “codice Rocco”, le nuove strutture continuino ad essere “alimentate” con nuovi internamenti
contestato l’applicazione dell’articolo 3 del riparto dei finanziamenti per le strutture (prevede accordi per mantenere strutture interregionali, magari proprio gli stessi OPG, e riguarda le regioni con un “fabbisogno inferiore a 10 posti letto”, cioè proprio dove le strutture potrebbero essere di piccole dimensioni e quindi lontane dalle “caratteristiche manicomiali”)
sollecitato la messa a disposizione di informazioni trasparenti circa le persone internate negli OPG (che peraltro gli stessi rappresentanti del Ministero hanno dichiarato di avere difficoltà ad ottenere dal DAP).
Vi è incertezza circa il rispetto della date per la chiusura degli OPG (1 febbraio – 31 marzo 2013) , anche perché i programmi assistenziali e sulle strutture, che ogni regione deve sottoporre al vaglio e al Decreto del Ministro della Salute per ottenere i finanziamenti di parte corrente e in conto capitale, non sono ancora stati presentati, dato che il Decreto successivo alle due Intese sul riparto dei finanziamenti non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale.
Il capo dipartimento Oleari solleciterà al Ministro una risposta alla richiesta, che avevamo già presentato, per la costituzione presso il Ministero della Salute di una sede di osservazione sul superamento degli OPG, cui partecipi anche stopOPG.
La situazione è talmente incerta che sarebbe necessario, come abbiamo già scritto, l’istituzione di una specifica autorità di garanzia nazionale (che possa agire anche con funzioni commissariali ad acta) per l’attuazione dei programmi delle regioni e per il loro monitoraggio. E la previsione di sanzionare le inadempienze regionali .
In sostanza l’incontro ha confermato la necessità di proseguire con l’iniziativa dei comitati stopOPG regionali nei confronti delle rispettive Giunte e con la mobilitazione di stopOPG nazionale.
Stefano Cecconi
1 Erano presenti, per il comitato stopOPG: Denise Amerini, Cesare Bondioli, Giovanna Del Giudice e Stefano Cecconi; per il Ministero della Salute: il capo di Gabinetto Guido Carpani, il Capo Dipartimento sanità pubblica e innovazione Fabrizio Oleari, la dirigente Silvia Arcà e Guido Ditta
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