Il Rapporto Salute Mentale 2017 a cura del Ministero della Salute illustra nel dettaglio i principali dati sull’utenza, le attività e il personale dei Servizi di Salute Mentale in Italia riferiti all’anno 2017.
Vita, magazine dedicato al racconto sociale, al volontariato, alla sostenibilità economica e ambientale e al mondo no profit, ha pubblicato una sintesi dei risultati del Rapporto Salute Mentale 2017. Il documento contiene l’analisi, a livello nazionale, dei dati rilevati attraverso il SISM e ha l’obiettivo di offrire un prezioso strumento conoscitivo per i diversi soggetti istituzionali responsabili della definizione e attuazione delle politiche sanitarie del settore della salute mentale, per gli operatori e per i cittadini utenti del Servizio Sanitario Nazionale. La rilevazione, istituita dal decreto del Ministro della salute 15 ottobre 2010, costituisce la più ricca fonte di informazioni sugli interventi sanitari e socio-sanitari dell’assistenza alle persone adulte con problemi di salute mentale e alle loro famiglie. Il sistema risulta particolarmente utile ai fini del monitoraggio dell’attività dei servizi, della quantità di prestazioni erogate, nonché delle valutazioni sulle caratteristiche dell’utenza e sui pattern di trattamento, inoltre rappresenta un valido supporto alle attività gestionali dei Dipartimenti di salute mentale (DSM) per valutare il grado di efficienza e di utilizzo delle risorse.
Si legge che gli assistiti dai servizi specialistici nel 2017 sono 851.189, di sesso femminile nel 53,5% dei casi, mentre la composizione per età riflette l’invecchiamento della popolazione generale, con un’ampia percentuale di pazienti al di sopra dei 45 anni (67,6%). Per i farmaci antidepressivi la spesa lorda complessiva è di oltre 350milioni di euro con un numero di confezioni superiore a 35milioni.
Per approfondire: qui.