Quale psichiatria? Taccuino e lezioni è una raccolta di 22 saggi, scritti tra il 1967 e il 2018, che riprende lo straordinario percorso umano e professionale di Franco Rotelli, tra i protagonisti della riforma psichiatrica in Italia e uno dei principali collaboratori di Franco Basaglia.
In questo video, l’autore ci racconta il punto di partenza e il senso delle riflessioni raccolte in Quale psichiatria? appena pubblicato per Edizioni alpha beta Verlag con la postfazione di Benedetto Saraceno.
«Parlare di salute mentale, non più di psichiatria e di che cosa può servire per produrre un po’ di salute mentale, o per combattere contro quel troppo poco di salute mentale che esiste.»
«Se l’impossibile diventa possibile» così Agnese Baini, curatrice del volume, presenta gli scritti raccolti in Quale psichiatria? Taccuino e lezioni che vanno a delineare un instancabile cammino di inclusione e di emancipazione dove la salute mentale diventa pratica di libertà.
È infatti la libertà il cuore di questo volume. E la fine dell’istituzione manicomiale, di cui Rotelli è stato tra i principali fautori, diventa un passaggio imprescindibile nel superamento di un approccio al disagio mentale fatto di oggettivazione, distanziamento, violenza.
Di cosa parla, dunque, il libro? Parla di «prendere il largo dalle psichiatrie per inventare luoghi e modi che portino un po’ di salute mentale e politiche che ne conseguono. Parla di beni comuni, di applicare la Costituzione, di cooperazione sociale, di vita activa, di energie che si liberano se scegli, tra regole e bisogni, da che parte stare.»