Carissimi, sono lieto di comunicarvi che è uscito il N° 27 , Vol.79/2009 , della Rivista di Psicologia analitica, un numero monografico intitolato:
JUNG NEI SERVIZI DI SALUTE MENTALE (pagine 310, Euro 20) ISSN 0392-9787
Il testo mi ha ricordato il convegno di oltre 25 anni fa, organizzato da Francesco Caracciolo a Roma il 26-27 novembre 1983: “Psicologia analitica e servizi psichiatrici e sociali”, del quale, stranamente, sono l’unico relatore presente anche in questo numero della rivista. L’incontro è stato realizzato 10 anni prima che AIPA e CIPA, (le due maggiori associazioni junghiane italiane) fondassero il GARPAS, un gruppo di approfondimento dei rapporti tra psicologia analitica e servizi pubblici, coordinato da A. Lo Cascio.
Stefano Carrara e Angelo Malinconico presentando la rivista scrivono: “Nel 1997 Lo Cascio descriveva con questa bella immagine la situazione dell’apporto junghiano nei servizi pubblici: “…un aquilone che si libra nell’aria sostenuto dal vento e vincolato al suolo da un filo trattenuto fa un giovane, già saggio ma privo di sufficiente esperienza..” A distanza di un decennio, il giovane è un pò invecchiato, ma forse ha acquistato una maggiore esperienza…ma la lunghezza ottimale del filo è ancora sempre da trovare…attraverso…una pervasiva attitudine analitica”.
Nel testo Luciana De Franco e Paolo Tranchina si occupano di supervisione, Pier Claudio De Vescovi di età evolutiva, Giuseppe Maffei di supervisione e formazione, Fausto Rossano di leadership, Ricardo Carretero Gramage di linguaggio, Stefano Carrara e Arrigo Rossi di Legge 180, salute mentale, individuazione, Gianluigi Di Cesare di riabilitazione, Mariella Cortese di oggetto immagine e gruppo multifamiliare,Guido Ambrogini di dissociazione e riabilitazione, Mario Mastroianni del setting, Richard Mizen e Susan Mizen di analisi, soggettività e affetto, Silvano Tagliagambe di sincronicità, maschera, sembiante e terapia della sabbia, Augusto Vitale di anima, archetipo, sogno.
Il testo rappresenta un lavoro molto significativo per approfondire l’apporto della psicologia analitica alla psicoterapia delle psicosi nel servizi psichiatrici pubblici, in un momento caratterizzato,come in Italia, da forti processi di cambiamento pratico e teorico che hanno portato, unico paese al mondo, alla totale ‘eliminazione dei ma nicomi.. Simbolicamente, questo lavoro riallaccia un dialogo ricco e articolato col lavoro di Jung e Abraham che all’inizio dello scorso secolo, sotto gli occhi attenti di Bleuler, al Burghoelzli, il manicomio pubblico di Zurico, aprirono la strada alla psicoterapia delle psicosi.
Cordialmente, Paolo Tranchina