Adolfo Ferraro, ex direttore dell’ospedale psichiatrico di Aversa (CE), ed altri sedici tra psichiatri e medici di guardia sono stati assolti dall’accusa di aver maltrattato i pazienti della Real Casa dei Matti, primo manicomio italiano fondato nel 1813 da Gioacchino Murat, perché «il fatto non sussiste». Secondo l’accusa Ferraro ed altri medici avevano maltrattato i pazienti costringendoli all’inattività, senza fornire loro trattamenti terapeutici.
«Giustizia è fatta, ho passato una vita ad aiutare i malati, per me queste accuse erano paradossali» – commenta Ferraro, promotore nel 2003 del progetto Le ali ai letti, realizzato proprio all’interno dell’Opg di Aversa, per ridurre il ricorso all’uso della contenzione e dunque l’abolizione dei letti di coercizione.
L’assoluzione è un atto di giustizia. Tuttavia i manicomi e gli ospedali giudiziari che ci hanno accompagnato durante il secolo scorso sono luoghi di negazione e di violenza. Benché Ferraro e tanti altri direttori si siano prodigati per rendere accettabili quei luoghi, hanno dovuto alla fine convenire che era la distruzione di quelle mura che non poteva più attendere. La legge 81/2014 ha chiuso per sempre i manicomi giudiziari e prima ancora i cosiddetti manicomi civili erano stati chiusi.
Giustizia è fatta.