Venerdì 21 Febbario, alle 15.30, si riuniscono per la prima volta in un’assemblea preliminare i componenti della nascente rete.
Si tratta di un’iniziativa che ha preso piede tra le molteplici figure umane e professionali che si ritrovano nei campi della salute mentale da tempi recenti e portatori di un’età e di un entusiasmo che spinge all’incontro. Giovani sotto i 40 anni hanno deciso di vedersi per scambiare esperienze, per condividere le valutazioni molto più spesso negative delle forme dell’insegnamento accademico, come delle politiche e delle organizzazioni della salute mentale in tutto il paese. Molti si sono ritrovati denunciando la loro rabbia, il loro scoramento, la delusione, l’impossibilità d’immaginare un qualsiasi cambiamento. Solo per esempio, la specializzazione in psichiatria dura cinque anni e scarsissime sono in tutte le scuole le possibilità di sperimentare nel concreto il lavoro di salute mentale, la vicinanza con le persone, la riflessione su temi etici ed epistemologici tanto necessari per chi si appresta a fare questo mestiere. Senza parlare delle porte chiuse, del ricorso alla contenzione, dei soffocanti trattamenti farmacologici cui tutti i giovani operatori devono mostrarsi loro malgrado testimoni. Il bisogno di attraversare con la certezza di qualcuno che ti ascolta, spazi e tempi di solitudine insondabile hanno spinto a rischiare l’incertezza dell’incontro che finalmente realizzeremo venerdì 21 Febbraio.
La prospettiva, l’ambizione e il progetto fanno immaginare la possibilità di un’assemblea più grande in primavera, dove potremo programmare scambio di esperienze con visite o stages e ancora un programma condiviso di formazione su temi frequentemente disattesi nei percorsi formativi.
Vorremmo trovare la possibilità di ampliare conoscenze sui diritti, sull’ordine legislativo, normativo e delle politiche di salute mentale; sull’approfondimento del sapere disciplinare collegandolo il più possibile a quanto deve accadere in termini trasformativi nel campo dei servizi; ma anche attraversare ambiti scientifici che per un momento si allontanino dall’abusato ricorso al paradigma clinico-medico ed infine costruire incontri interdisciplinari che ci aiutino ad affrontare la questione dell’etica e dei fondamenti scientifici della materia che dovremmo criticamente conoscere.
Con oggi, il sito del Forum offre ospitalità alla nascente rete e s’impegna a riservare uno spazio dedicato.
In vista dell’incontro pubblichiamo di seguito alcuni spunti di riflessione che chiamiamo Le ragioni dell’incontro di Trieste che sono stati di volta in volta costruiti e discussi da un nucleo originario e giovani operatori provenienti da diversi luoghi del paese e che si sono ritrovati nell’esperienza triestina, appunto.