Si è svolto ieri mattina, 3 febbraio, alla camera del lavoro di Milano l’atteso seminario contenzione, perché, per chi, fino a quando…?, .
E’ stato un importante confronto di idee che vede da una parte campagna salute mentale, cgil, forum salute mentale e urasam e unasam raccogliere le notizie provenienti dalle denunce di telefono viola e quelle della stampa sui casi di morte in contenzione a niguarda e sollevare il problema della contenzione in generale, dall’altra gli operatori, che sono intervenuti numerosi, sostenere le ragioni e le circostanze che continuano a imporre l’uso della contenzione.
Mentre dunque da una parte si sostiene, come negli interventi di Virginio Colmegna, Valerio Canzian, Virgilio Baccalini, Corrado Mandreoli, Luigi Benevelli, Giovanni Rossi, Alice Banfi, Luigi Colaianni, con diversi accenti e sfumature, il versante della inutilità, quando non dell’abuso e della pericolosità legato all’uso di strumenti repressivi e coattivi, dall’altra ci si appella alle linee guida e alla impossibilità di abbondanare del tutto quegli strumenti, come negli interventi di Arcadio Erlicher e Teo Maranesi. Angelo Barbato dell’istituto negri ha fornito dati sui vari aspetti della contenzione in lombardia e in italia. Giorgio Pompa ha portato la testimoniananza di telefono viola.
Alla presentazione dei temi e degli argomenti è seguito il dibattito con alcune toccanti testimonianze.
Ernesto Muggia, che ha moderato la discussione, ha concluso auspicando il prosieguo dell’esperienza costruttiva in incontri da tenere prossimamente (il primo a Niguarda), con la partecipazione di studiosi del diritto; ha portato inoltre all’attenzione alcune proposte da discutere serenamente tra le parti, sempre nell’ottica di progressiva messa al bando di ogni pratica coercitiva:
- costituzione di una commissione regionale, formata da rappresentanti delle istituzioni e dell’associazionismo, che svolga una ricerca di approfondimento sulle pratiche di tso e contenzione negli anni negli anni 2007/2010, allo scopo di elaborare strategie virtuose;
- confronto fra le raccomandazioni della conferenza stato regioni autonomie e le linee guida operanti a niguarda e in lombardia;
- istituzione del garante delle persone limitate nella libertà e ripristino dell’ufficio psichiatria regionale;
- costituzione di gruppi di studio per la revisione detgli aspetti operativi e organizzativi, ormai obsoleti, per la tutela della salute mentale nei dsm lombardi.
In questo primo incontro la durata degli interventi è stata necessariamente contenuta e l’imoegno dei prossimi incontro dovrebbe coprire l’intera giornata.
Virgilio Baccalini
(in allegato l’intervento di Virgilio Baccalini)