Ieri sono i ricorsi i 30 anni dalla morte di Michel Foucault.
Su Forum Salute Mentale vogliamo ricordare il suo contributo come storico, filosofo e psicologo, impegnato in una continua messa in discussione dei paradigmi storico-politici delle nostre società.
Dalla Storia della follia nell’età classica, ai corsi del Collège de France sul Potere psichiatrico e Gli anormali, le sue ricerche archeologiche hanno tentato d’indagare il sostrato storico delle pratiche psichiatriche, mettendo in evidenza le contraddizioni e illuminando le profondissime oscurità.
Fin dalla metà degli anni ’70 il suo nome, assieme a quello di Basaglia, è stato quindi associato a quello dell’onda antipsichiatrica, dalla cui etichetta Foucault, e altrettanto Basaglia, si è sempre difeso, affermando di voler solo fare della storia e della genealogia. Pertanto, quella psichiatria che l’ha definito “psichiatricida” probabilmente non è in grado di accettare un passato controverso. Non ha alcun senso, ad esempio, esaltare Philippe Pinel, quale liberatore dei matti dalle catene, se non si ricorda che con questo gesto egli ha in realtà posto le basi del dispositivo psichiatrico: rotte le catene, è cresciuto l’altissimo muro del manicomio e ancora più insuperabile l’involucro impenetrabile della malattia.
“Il mio ruolo è quello di far vedere alle persone come esse siano più libere di quello che pensano e di mostrare loro come esse considerino vero ed evidente ciò che in realtà è stato costruito in un determinato momento della storia, sicchè quella presunta evidenza può essere sottoposta a critica e distrutta.”
(25 giugno 1984 – 25 giugno 2014)