Foucault e la “Storia della follia” (1961-2011)
Numero monografico di Aut Aut, Luglio-Settembre 2011 nr. 351
«Il mondo ora si trova citato in giudizio e deve giustificarsi davanti a essa». Chi trascina il mondo sul banco degli imputati è la follia, e chi lo sostiene è Michel Foucault. Il filosofo, sociologo e storico francese (1926-1984) che ha consumato la sua intera esistenza a interrogarsi, e incitare tutti noi a farlo, attorno alla pazzia, convinto del fatto che «dall’uomo al vero uomo, la strada passa per l’uomo pazzo».
Nella ricorrenza del cinquantesimo anniversario dalla prima edizione di “Storia della follia nell’età classica», la tesi di dottorato di Michel Foucault (scritta in Svezia e pubblicata a Parigi sotto il titolo di “Folie et déraison. Histoire de la folie à l’âge classique”), la rivista trimestrale di filosofia e cultura “Aut Aut” diretta da Pier Aldo Rovatti, dedica il suo ultimo numero, uscito a settembre, a un dossier monografico sullo studioso francese. Con materiali di e su Foucault, e articoli e saggi di Frédéric Gros, Daniel Defert, Mario Colucci, Pierangelo Di Vittorio («Togliersi la corona. Foucault e Basaglia, storia di una ricezione “minore”»), dello stesso Rovatti, Mauro Bertani, Jean-François Bert, Philippe Artières, Colin Gordon, Alain Beaulieu, Valentín Galván, Cesar Candiotto, Vera Portocarrero.
In contemporanea, è uscita per la Bur Rizzoli la prima versione integrale italiana di “Storia della follia nell’età classica” (pagg. 819, euro 12.90) a cura di Mario Galzigna, che ne firma anche l’introduzione.
Per gentile concessione di “Aut Aut” iniziamo qui la pubblicazione di alcuni dei contributi dello speciale su Foucault, uscito sul numero n°351 del periodico edito da Il Saggiatore di Milano. Apriamo la serie con “Sarai un malato di mente (una risposta ai detrattori di Foucault)” di Pier Aldo Rovatti.