Si parla di matti
noi siamo matti
lavoro con i matti
perché sono matta
e oggi in cooperativa
quelli che voi chiamate matti
hanno fatto i matti
e non ho mai riso così tanto in vita mia
L. dice a G. che è un fascista comunista
F. dice a L. che è un fascista,
cosa che tra l’altro è vera
e G., un altro G. però
mi racconta della sua infanzia
e dei suoi parenti
che sono tantissimi
sono sparsi in tutto il mondo
perché alla fine il mondo è pieno di matti
e i matti che conosco
li amo tutti
non c’è ne uno che non amo
S. mi chiede se ha una forbice conficcata nel fianco
io gli dico di no
e lui mi guarda consolato
S. chiede a un altro S. come stanno i suoi nipotini
S., il secondo S. gli risponde che stanno bene
pur non conoscendoli
E. è il più matto fra i matti
chiede sempre “quanti uomini sono morti?”
e non si capisce mai se si riferisce a qualche guerra in corso o a una questione personale
poi dice “viva la pace”
e lo dice sempre
e ormai lo prendiamo in giro per questo
L. si vergogna a chiedermi quanti anni ho
quindi lo fa chiedere all’educatrice
poi mi fissa
io non ho più paura dei matti
perché sono matta come loro
M. una volta arriva in cooperativa e si innamora di me
mi tocca i capelli e le collane
mi guarda dritto negli occhi e urla il mio nome
ha 21 anni ma sembra un bambino
lo sembra in modo dolce
in modo puro
poi di A. nonostante sia un matto
sono innamorata
lo amo profondamente
e vorrei amarlo per sempre
vorrei anche che lui mi amasse
ma i matti possono amare?
i matti possono essere felici?
i matti possono vivere in un mondo di nazisti comunisti?
L’autrice
Mina Tonani è una ragazza di 21 anni, ha frequentato il liceo linguistico a Bergamo e ha iniziato l’accademia di belle arti. Ha avuto a che fare con il mondo della salute mentale per molti anni ed è tutt’ora in cura. Da sempre appassionata alla poesia e alla scrittura ha scritto di sé, delle sue emozioni e dei suoi trascorsi. Non sempre è stato facile ma trova che la poesia e la pittura la tengano nel mondo.