Il 13 novembre (relatore Maurizio Saia, Pdl) è stato approvato in Senato l’emendamento alla finanziaria che introduce la possibilità di mettere in vendita i beni confiscati ai mafiosi non destinati entro 90 giorni (centottanta in caso di operazioni particolarmente complesse). Si rischia così di azzerare il lungo e faticoso percorso avviato con l’approvazione della legge di iniziativa popolare L.109/96 che dava la possibilità di destinare a scopi sociali i beni confiscati. Potrebbero quindi finire all’asta tutti i beni ancora non assegnati per diversi impedimenti, per es.la presenza di ipoteche, oggi più di 3.000 immobili. Sono diversi gli esponenti del Pdl che si sono espressi contro l’emendamento, sottoscrivendo un’interrogazione bipartisan per il suo ritiro. L’associazione Libera ha lanciato una raccolta firme.