Primo compleanno della struttura sanitaria che accoglie gli ex-ospiti degli ospedali psichiatrici giudiziari, con un convegno nella sala consigliare del Municipio di Mezzani cui sono intervenuti: il direttore del Dipartimento salute mentale Pellegrini, sindaco di Mezzani, il Prefetto di Parma, il senatore Pagliari, l’onorevole Maestri, il comandante dei Carabinieri, la dr.ssa Ferri della Regione Emilia-Romagna, la direttrice generale Ausl Saccenti, la direttrice della REMS Paulillo, la rappresentante del Comitato utenti famigliari Fulgoni, il cappellano dell’Opg di Reggio Emilia, uno degli ospiti della Rems di Mezzani.
L’intervento di Piero Pellegrini Direttore DSM Ausl Parma
“Quando, circa un mese fa, abbiamo pensato di organizzare questo incontro volevamo ricordare il primo anniversario di apertura della REMS: un momento insieme ai tanti soggetti che hanno collaborato alla realizzazione di una legge dello stato che ha permesso di chiudere gli OPG, luoghi carcerari spesso degradati e non terapeutici, dando vita ad un sistema più umano, moderno e più adeguato alle esigenze di cura delle persone con disturbi mentali. Voleva essere un momento di accontability (rendicontazione), di ringraziamento e di riflessione su come proseguire, perfezionare, completare questa nuova e difficile esperienza iniziata in questa piccola comunità, Casale di Mezzani, che per ben 18 anni ha ospitato una struttura psichiatrica nuova non manicomiale, creando attorno ad essa un clima di partecipazione e solidarietà, grazie al lavoro di tanti operatori cito per tutti Anna Avanzini e Cinzia Negrisoli alle quali tante volte ho sentito dire: “non siamo più in OP”.
Siamo vicini a Colorno e non si possono non citare Tommasini e Basaglia e con loro i tantissimi operatori che hanno realizzato il cambiamento …” (leggi tutto)
L’intervento di un ospite della REMS
“La R.E.M.S. : c’è chi pensa solo ad avvicinarsi a casa, ma c’è anche chi aspetta un figlio da una signora del paese e non vede l’ora di mettersi in gioco. C’è chi dice che, comunque vada, i soldi per il caffè e le sigarette li avrà sempre, ma c’è anche chi lavora su sé stesso per acquisire delle abilità che, poi, potrà usare per sé e per gli altri. C’è chi è “piazzato”, cioè realizzato in una sua vita, lavorativa e matrimoniale. C’è chi aspetta che il tempo passi e chi legge libri di fisica. C’è chi è “parcheggiato” e chi non vede l’ora di tornare da sua madre …” (leggi tutto)