Riteniamo utile pubblicare il documento che definisce la posizione della Regione Friuli Venezia Giulia in merito al Decreto Legge n. 211, dd 22.12.11, convertito con modificazioni dalla legge n. 9 dd 17.2.12, che, all’art. 3 ter reca disposizioni volte al completamento del processo di superamento degli OPG.

Le posizioni espresse dal documento, rifiuto di costruire qualsivoglia struttura dedicata in ragione di progetti e percorsi individuali di presa in carico del DSM, è il frutto di una decennale esperienza maturata, si potrebbe dire, fin dal lontano 1961.

Il documento, nel fare riferimento alla strutturazione concreta di un sistema di servizi di salute mentale comunitari, afferma che la chiusura reale degli OPG non solo è possibile ma semplicemente alla nostra portata.

Come si può leggere tra le righe, chiudere gli OPG per la Regione FVG, significa soprattutto restituire percorsi di responsabilità, di diritto, di cura per ogni cittadino.

Non è un caso che la Regione FVG detiene il più basso tasso d’internamento: circa 7 cittadini su 1 milione di abitanti di questa Regione sono al momento internati a fronte di una media nazionale di 22/1mln.

Nel produrre questo documento i Dipartimenti di salute mentale regionali sono stati invitati a raggiungere in breve tempo l’obiettivo dell’azzeramento delle presenze in OPG (obiettivo zeropg), come per altro già accade per Trieste da molti anni e in altri DSM, come ad esempio a L’Aquila, dove servizi e operatori si pongono consapevolmente e con attenzione il problema del destino e delle carriere

regione.fvg.it_20120403_102117

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