Di Piero Cipriano
La notizia non è di questi giorni, è passato ormai quasi un mese da quando i carabinieri sono intervenuti all’ospedale di Ponte a Niccheri (Santa Maria Annunziata), nel Comune di Bagno a Ripoli (Firenze), e hanno utilizzato la pistola Taser per sedare un uomo, con un disturbo psichico, destinatario di un provvedimento restrittivo in Rems. Dopo lo stordimento elettrico, il paziente è stato ricoverato presso il SPDC.
Immancabile il commento del Ministro degli Interni Matteo Salvini, che ha annunciato l’adozione definitiva, dopo la sperimentazione, della pistola Taser: «La pistola elettrica funziona e si dimostra uno strumento prezioso per le forze dell’ordine. La sperimentazione è quasi finita, da questa estate sarà nella normale disponibilità delle donne e degli uomini in divisa.»
Ricapitoliamo. Cos’è questa pistola elettrica? Jack Cover, scienziato aerospaziale, inventa il Taser negli anni ‘70. Avrebbe dovuto essere usata dalle forze di sicurezza in situazioni di emergenza, come i dirottamenti aerei, essendo un’alternativa non mortale alle pistole. Taser è acronimo di Thomas A. Swift’s Electronic Rifle (in italiano sarebbe: fucile elettronico di Tomas A. Swift). È una saga d’avventura, dove un personaggio, Tom Swift, inventa un’arma, che chiama fucile elettrico, per uccidere cannibali pigmei e animali selvatici africani. Potremmo dire che sembra l’arma ideale per gli inferiori, per gli anormali. Le Taser all’inizio vengono classificate come armi da fuoco, perché nella versione originale utilizzano polvere da sparo per sganciare dardi elettrificati. Nel 1993 la polvere da sparo viene sostituita con azoto compresso, e ciò rende la pistola conforme alle normative sulle armi da fuoco. Le Taser hanno due modalità: dardo e drive stun. Il primo spara due dardi elettrificati, con forza tale da penetrare i vestiti e rilasciare una scarica elettrica di 50’000 volt. La corrente scorre nel corpo della vittima finché l’agente tiene premuto il grilletto, con effetto neurolettico (ovvero di paralisi del sistema nervoso) potremmo dire, giacché impedisce qualsiasi movimento e causa spasmi muscolari. In modalità drive stun, invece, la pistola viene premuta direttamente contro il corpo. Nel 2007 il Comitato delle Nazioni Unite contro la Tortura manifesta preoccupazione per l’utilizzo di queste armi, in grado di causare dolore estremo fino al decesso. Gli esperti però sostengono che a causare il decesso non siano gli effetti del Taser ma la cosiddetta sindrome da delirio eccitato (quando morì Andrea Soldi nel 2015 si disse che era morto per questa sindrome, diagnosi di copertura con cui risolvere incidenti in cui sono coinvolte le forze dell’ordine; è stata tirata in ballo anche per la morte di Riccardo Magherini e molti altri), fantomatica sindrome non riconosciuta né dall’Associazione Medica Americana, né dall’Associazione Americana di Psichiatria, né dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Tuttavia citata come causa del decesso in 75 dei 330 casi collegati al Taser tra il 2001 e il 2008. Douglas Zipes, esperto di elettrofisiologia e dell’influenza degli impulsi elettrici sul cuore, ha analizzato il rapporto tra Taser e morti improvvise. I Taser, afferma, possano provocare l’arresto cardiaco, e tirare in ballo la sindrome da delirio eccitato in caso di decesso riconducibile a questa pistola è solo un modo per scagionare Taser International da azioni legali.
In Italia, da alcuni mesi, polizia e i carabinieri stanno sperimentando laTaser al posto del (violento, primitivo, rozzo, scomodo) manganello.
L’ipotesi di utilizzare la Taser era stata valutata già nel 2014 quando, con Angelino Alfano ministro dell’Interno, era stato approvato un emendamento nell’ambito del decreto-legge sulla sicurezza negli stadi, per avviarne la sperimentazione. Solo negli ultimi mesi, però, si è arrivati a una soluzione condivisa con i sindacati del settore, che ritengono che la pistola elettrica possa ridurre gli interventi corpo a corpo.
Quando un anno fa il ventunenne ecuadoriano Jefferson Garcia, a Genova, fu ucciso dalla forze dell’ordine, ancora una volta l’onnipresente ministro degli interni chiese di accelerare i tempi della sperimentazione, e poter finalmente usare questo manganello elettrico su migranti, tossicomani, persone con disturbi psichici, e altri dannati della terra.
In questi giorni la Taser, per la prima volta, è stata usata su una persona con disturbo psichico. Non so cosa ne pensano gli psichiatri, e gli altri operatori della salute mentale, di questo strumento. A me pare l’arma di congiunzione tra i farmaci neurolettici (determina neurolepsia, ovvero paralisi del sistema nervoso), dunque contenzione chimica; le fasce per legare gli agitati, visto che elettrificando un corpo non c’è più bisogno di legarlo, dunque contenzione meccanica; e l’elettroshock, dato lo stordimento e l’amnesia se non proprio perdita di coscienza che determina, dunque contenzione elettrica.