La dimensione sociale e politica della recovery: per intraprendere i vari e diversi viaggi nelle possibilità di guarigione
“Non si può che essere protagonisti del proprio cammino”
La recovery/guarigione è una possibilità per tutti: i servizi di salute mentale devono saper comunicare alle persone un senso di speranza, attraverso un linguaggio che trasmetta incoraggiamento e fiducia nelle loro potenzialità, e fornisca capacità a riprendere in mano la propria vita.
I servizi devono creare le condizioni e le opportunità affinché le persone possano ritrovare la propria strada, ricollocandosi nel proprio percorso esistenziale. In questo modo le persone possono esprimere se stesse nei diversi aspetti della propria vita, dalla casa, al lavoro e al tempo libero.
I servizi, oltre al supporto medico (farmacologico), devono fornire aiuti materiali, mezzi e strumenti, luoghi e occasioni di aggregazione e di socializzazione, frutto di un’interconnessione tra strutture, prestazioni e persone significative.
La presente bozza vuole indicare alcuni punti per la definizione di una Carta per i Servizi Orientati alla Recovery/Guarigione. E’ frutto di un lavoro di confronto avvenuto negli ultimi anni all’interno di gruppi trasversali (Gruppo per il Protagonismo “Articolo 32”, Associazione di volontariato “Club Zyp”) cui hanno preso parte le persone con esperienza diretta di recovery/guarigione da un disagio mentale, i famigliari, gli operatori e i volontari che operano nel campo della salute mentale.
Questo confronto prende spunto anche dalla letteratura esistente sulla recovery e sulle pratiche che la supportano.