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Tre giorni a inizio febbraio per approfondire il valore culturale dei processi inclusivi che costruiscono il benessere della persona. È la proposta della cooperativa sociale La Esse con la Fondazione Benetton. A Treviso in programma due workshop, un incontro pubblico e un convegno

Due workshop, un incontro pubblico e un convegno: questo il menù proposto dalla cooperativa sociale La Esse in collaborazione con la Fondazione Benetton Studi Ricerche per i giorni dall’1 al 3 febbraio. Si tratta di una rassegna dal titolo Nuove comunità e dedicata al tema dell’inclusione sociale e al suo valore culturale. Agli spazi Bomben di Treviso l’iniziativa mette in connessione i progetti realizzati nel territorio con alcune esperienze a livello nazionale per approfondire un approccio che vede l’inclusione sociale come il risultato di un processo di promozione della comunità locale.Comunità intese come soggetti collettivi dove le persone possono partecipare a processi inclusivi, a partire dai bisogni e dai problemi che vivono nella quotidianità.

Promosso con il patrocinio della Città di Treviso, il sostegno di Ascotrade e di Banca Etica, il programma prevede quattro eventi rivolti ad assistenti sociali, operatori, educatori, psicologi, animatori di comunità, amministratori, imprenditori, cittadini attivi nell’ambito del volontariato e interessati, che per tre giorni potranno confrontarsi sul tema dei processi di inclusione sociale.

Si parte giovedì 1 febbraio alle ore 14,30 con il workshop Storie e comunità per indagare la costruzione del benessere della persona in ottica inclusiva. Un percorso che guarda ai bisogni, alle storie personali e ai contesti relazionali, così come allo sviluppo di opportunità che promuovano l’autonomia. Con il contributo della Caritas di Padova e dell’Università degli studi di Padova, il workshop presenta l’idea di casa in un gruppo di senza dimora nell’ambito di un progetto di housing first; riflette sul tema dell’attivazione delle persone e dei gruppi nell’ambito delle pari opportunità e della ricerca lavorativa in alcuni casi seguiti da La Esse; assieme a Marta Bonetti, del Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università di Pisa riflette su come promuovere processi di inclusione a livello locale, tra trasformazioni istituzionali e nuovi bisogni.

Due gli appuntamenti proposti venerdì 2 febbraio.

Attivare le persone e le relazioni è il filo conduttore del workshop Costruire comunità (dalle ore 9) che indaga la dimensione del gruppo come soggetto intermedio in grado di innovare la relazione della persona con la comunità di appartenenza. Tre le esperienze in programma: l’Happy center Bolognina, laboratorio di comunità che opera con le persone senza dimora con Martina Bonato, coordinatrice del progetto per la cooperativa Piazza Grande di Bologna; la riorganizzazione delle politiche e dei servizi sociali a partire dalla condizione umana di fragilità con Giulio Antonini, dirigente del settore Opportunità Sociali e Sviluppo Umano della Città di San Donà di Piave (Venezia); lo sviluppo di comunità nei quartieri di Treviso con Nadia Paccagnan, coordinatrice per la cooperativa La Esse.

Proprio il progetto Fare comunità, promosso dal Comune di Treviso e dall’assessorato alla Partecipazione, Politiche Giovanili e Pari Opportunità, è al centro del documentario breve Fare comunità: i quartieri si colorano che sarà presentato in un incontro pubblico sempre venerdì 2 febbraio alle ore 20.45. Esito del laboratorio di cinema guidato dalla filmmaker Chiara Andrich e prodotto da Sole Luna Doc Film Festival, con il sostegno dell’amministrazione comunale, il video è stato realizzato con la partecipazione delle cittadine e dei cittadini che fanno parte del percorso di sviluppo di comunità, iniziato a fine 2015 per diffondere un’aggregazione consapevole e favorire le relazioni tra le persone che vivono nello stesso quartiere, nel segno di un cambiamento condiviso.

Sabato 3 febbraio alle ore 10 il convegno Nuove comunità vuole condividere con il territorio un approfondimento dedicato all’inclusione sociale, a partire dalle proposte di riflessione emerse dai due workshop “Costruire il benessere della persona” e “Attivare le persone, i gruppi, le relazioni”. Il convegno prosegue con il contributo di Giuseppe Dell’Acqua, direttore del Dipartimento di Salute Mentale per 17 anni, fino all’aprile del 2012, oggi impegnato nel campo dell’editoria come direttore della collana “180.archivio critico della salute mentale”. Attraverso due esperienze, la mattina si concentra sulla possibilità di sviluppare l’inclusione sociale anche partendo dall’economia: Rete SenzaAsilo di Torino affronta il tema dei cambiamenti di sistema per favorire l’inclusione, con un focus sull’inclusione dei migranti a partire dalla domanda del tessuto economico territoriale; Banca Etica presenta la testimonianza di un progetto di microcredito.

L’evento è realizzato in convenzione con il Consiglio dell’Ordine degli Assistenti Sociali del Veneto e a chi ne farà richiesta saranno riconosciuti i crediti per la Formazione Continua degli Assistenti Sociali. Ancora pochissimi i posti disponibili per partecipare ai due workshop, a iscrizione obbligatoria (dettagli in agenda online); tutti gli appuntamenti sono gratuiti e si svolgono nella sede della Fondazione Benetton, via Cornarotta 7 a Treviso.


Articolo originale ->http://www.vita.it/it/article/2018/01/23/linclusione-sociale-e-la-promozione-delle-comunita/145708/

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