Care amiche e cari amici, l’ultima riunione di stopOPG nazionale si è svolta a Roma il 26 gennaio scorso, in tre mesi ne abbiamo fatto di strada.
Ora crediamo sia necessario rivederci, non solo come Comitato nazionale, ma insieme a tutti i Comitati stopOPG regionali, perciò proponiamo: un incontro il 12 giugno a Roma (ore 10 – 15), per assumere collettivamente decisioni e orientamenti utili per i prossimi mesi.
La nostra iniziativa, la nuova legge
In questi mesi abbiamo esercitato, e continuiamo a farlo con varie iniziative, una pressione politica su Governo, Parlamento e Conferenza delle Regioni, ottenendo anche una visibilità, sui media nazionali e locali, impensabile fino a qualche mese fa.
In particolare, nel 2012, come stopOPG nazionale, ci siamo concentrati inevitabilmente sulla nuova legge (9/2012): criticandone i contenuti (la previsione dei mini OPG regionali) e provando a “forzarne” l’applicazione in direzione coerente con l’obiettivo finale di superamento degli OPG entro marzo 2013 (l’abolizione, come sappiamo, è invece possibile solo con la modifica del Codice Rocco sulla non imputabilità del “folle reo” e sulla pericolosità sociale: impresa “temeraria” su cui dobbiamo valutare come organizzarci).
Molte voci si sono espresse assai duramente contro la nuova legge (fino a denunciare un tradimento della 180), altri hanno provato a cogliere l’opportunità che offre.
Ma, ahinoi, occorre dire che la situazione non è incoraggiante: gran parte delle regioni, invece che dei percorsi di assistenza alternativi all’OPG, sta preoccupandosi di “ricollocare” i “propri” internati in strutture residenziali (i mini OPG appunto) e addirittura il presidente Marino ha segnalato Castiglione delle Siviere come modello: vedi la (preoccupante) inchiesta di Repubblica del 15 aprile scorso.
In questa situazione abbiamo deciso di esprimere con chiarezza la nostra posizione, da ultimo con “dagli OPG ai manicomi privati?” e poi con la “lettera aperta sull’applicazione della legge 9/2012 sugli OPG”. Lo faremo ancora, in occasione dell’imminente audizione al Senato presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul SSN e nei confronti di Governo e Regioni (che su nostra proposta hanno costituito una commissione politica ad hoc per seguire il percorso di superamento degli OPG).
I Comitati stopOPG regionali, le iniziative nei territori, “un volto un nome”.
L’aspetto decisamente positivo è che in soli tre mesi si sono costituiti i comitati stopOPG regionali in: Piemonte, Lombardia, PA Trento, PA Bolzano, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Campania, Sicilia, Sardegna; mentre altre regioni hanno già segnalato i loro referenti: vorremmo che i comitati regionali fossero tutti attivi per la riunione del 12 giugno.
Solo nei primi cinque mesi del 2012, tra iniziative già svolte e in programma, stopOPG nazionale organizza o partecipa a dieci eventi pubblici (Milano, Barcellona Pozzo di Gotto, Parma, Cagliari, Torino, Firenze, Roma, Padova, Bolzano). Mentre i Comitati regionali stanno svolgendo un lavoro importantissimo nei confronti di Giunte, ASL – DSM, Comuni e verso i cittadini (e ovviamente organizzando gli eventi di cui sopra).
Come abbiamo detto e scritto più volte, la scelta di “spostare il baricentro” a livello territoriale, con la campagna “UN VOLTO, UN NOME”, nasce dalla consapevolezza che nel territorio si organizza la concreta alternativa all’OPG. Una scelta, la nostra, che impatta con la difficile situazione dei DSM (spesso sottodimensionati, come altri servizi del welfare locale). E che nonostante ciò ci spinge a reclamare un ruolo forte dei Dipartimenti di Salute Mentale, affinché siano protagonisti dell’abolizione degli OPG (cioè non attendano, agiscano per garantire la presa in carico delle persone internate, si mobilitino ….); quindi sollecitiamo i DSM, ma naturalmente vogliamo sostenerli (non a caso abbiamo rivendicato che le risorse stanziate dalla nuova legge siano destinate proprio ad essi). In ogni caso è chiaro che occuparsi di alternative all’OPG significa occuparsi di cosa viene fatto nel territorio per la salute mentale (DSM, welfare locale, comuni ecc.). Ed è appunto quello che stanno facendo i comitati stopOPG regionali (in molti casi sorti mettendo insieme chi già si occupava di salute mentale). Per questo potrebbe essere interessante organizzare a livello nazionale un momento seminariale (o farlo nei territori), per condividere riflessioni e orientamenti comuni, utili alle iniziative da intraprendere.
Infine: nei prossimi giorni contiamo di organizzare la riunione (che avevamo già deciso il 26 gennaio) con Cittadinanzattiva, Antigone e i giuristi dell’Università di Napoli (professori Moccia e Schiaffo) sulla tutela legale. Mentre purtroppo non siamo ancora riusciti da aprire un canale di comunicazione con la Magistratura.
Come vedete abbiamo bisogno di vederci: di qui la proposta per il 12 giugno.
In attesa di una risposta, un caro saluto
p. stopOPG
Stefano Cecconi, Giovanna Del Giudice, Fabrizio Rossetti
Il Comitato nazionale STOP OPG è formato da:
- Forum Salute Mentale
- Forum per il diritto alla Salute in Carcere
- CGIL nazionale
- FP CGIL nazionale
- Antigone
- Centro Basaglia (AR)
- Conferenza permanente per la salute mentale nel mondo F. Basaglia
- Coordinamento Garanti territoriali diritti dei detenuti
- Fondazione Franco e Franca Basaglia
- Forum Droghe
- Psichiatria Democratica
- Società della Ragione
- Associazione Casa di Solidarietà e Accoglienza Barcellona PG
- UNASAM
- Associazione “A buon diritto”
- SOS Sanità
- Cittadinanzattiva
- Gruppo Abele
- Gruppo Solidarietà
- CNCA Coordinamento nazionale Comunità Accoglienza
- Fondazione Zancan
- Conferenza nazionale Volontariato Giustizia
- Itaca Italia
- CNND Coordinamento nazionale nuove droghe
- ARCI
- AUSER