Impazzire si può – Viaggio nelle guarigioni possibili. Per continuare a costruire conoscenza comune
Trieste 2013 – Sesto Incontro nazionale di associazioni e persone con l’esperienza del disagio mentale
Parco Culturale di San Giovanni, 23 – 25 giugno
Continua il percorso di “Impazzire si può”, giunto quest’anno alla quarta edizione triestina, dopo esser stato a Urbania (Marche) nel 2011 e a Brindisi/Latiano (Puglia) nel marzo scorso. Proprio a partire dal documento conclusivo dell’incontro pugliese “Impazzire si può … al sud?” (vedi), si vuole dar seguito al cammino compiuto da persone con l’esperienza diretta del disagio mentale verso la consapevolezza e il protagonismo. Un viaggio compiuto insieme agli operatori, professionali e volontari, ai familiari e a quanti attraversano i territori della salute mentale, dei diritti e delle diversità.
Crescono i contributi per far luce sui meccanismi che favoriscono la consapevolezza, la partecipazione e, infine, le riprese, le svolte, le rimonte più impensabili. Le guarigioni. O, viceversa, su quei meccanismi che limitano, escludono e che non permettono di uscire dall’arcaica, quanto purtroppo diffusa, dialettica farmaco/contenzione, in una logica che continua a vedere la malattia negando la presenza delle persone sulla scena.
Quest’anno si inizia a “Impazzire” domenica 23 giugno pomeriggio: aperitivo di benvenuto per poi vivere assieme la tradizionale festa della vigilia dei “Fuochi di San Giovanni”. La festa dei falò, come tutte le feste del fuoco, affonda le sue radici molto lontano nei secoli. E’ un momento di partecipazione collettiva, un vivere insieme l’alternarsi delle stagioni, i cicli della terra durante la magica notte di mezz’estate. Ritrovarsi e cominciare facendo festa insieme non può che essere l’inizio migliore.
Lunedì 24 e martedì 25, come in ogni incontro di “Impazzire si può” si collegano i saperi, le esperienze, le consapevolezze sempre più nitide e profonde delle persone e delle loro reti e associazioni.
La salute mentale oggi, in uno scenario di crescenti incertezze e di più profonda crisi economica: i servizi, le politiche, le politiche sociali, i diritti, le diversità, i talenti, fare cooperazione, produrre solidarietà, narrare e narrarsi, testimoniare rimangano le questioni da affrontare. Qualcuno ha cominciato a ragionare anche sui “Diritti non costituzionali”, quelli “non scontati” ma altrettanto necessari e concorrenti a soddisfare l’articolo 32 della Costituzione: il diritto alla salute. Stiamo parlando del diritto al sorriso, del diritto all’errore, del diritto all’ascolto, del diritto ad arrabbiarsi e così via. Quali le strade per costruire diritti, costituzionali e non?
Lo spazio sarà riempito non solo da parole ma anche con arti ed espressioni artistiche, pieces teatrali, installazioni, filmati, cori, esibizioni e “giochi senza frontiere”.
Abbiamo reclutato anche il cinema più piccolo del mondo: “Cortomobile”, un cinema dentro un’automobile!
Queste e altre le infinite strade che percorreremo per definire salute mentale.
Vorremmo poi proporre una sorte di concorso (sui premi ci siamo ancora pensando): qual è il logo che vorresti per la prossima edizione del convegno?
E inoltre, vorremmo offrire spazi di “organizzazione a distanza”: a partire dagli amici del “Centro Marco Cavallo” di Latiano, del Forum Salute Mentale Versilia, della Rete Toscana e del Coordinamento Nazionale, degli Uditori di Voci, di Mat di Modena e di Mah Boh di Pistoia, di Jenny è Tornata di Salerno e delle Radio della Salute Mentale. Ma anche di quanti altri, portavoce di gruppi o solo di se stessi, da oggi a giugno si proporranno, chi ha voglia di “riempire” uno spazio, di organizzare una sessione/tematica?
Aspettiamo le vostre proposte!
(Per gli operatori sanitari: il convegno è in fase di accreditamento ECM!!)