Problemi tecnici ci hanno impedito di informare, come avremmo voluto, sull’incontro di Trieste.
Il tutto è cominciato, come da copione, con il grande Falò, domenica sera. Tanti gli ospiti arrivati già la domenica pomeriggio, tanti cittadini triestini. Tutti confusi nella magia del Parco e del fuoco. Mai,come quest’anno, il fuoco del solstizio che saluta l’estate è stato vissuto da tanti di noi con maggior gioia. Le recenti elezioni regionali, la vittoria del centro sinistra, ci ha fatto intravvedere che uno dei più gelidi inverni stava forse concludendosi.
Ancora una volta, la forma dell’incontro libero e senza schemi preordinati ha funzionato. Le persone con l’esperienza, con poteva essere diversamente, sono state protagoniste straordinarie.
Di emozioni, interventi, discussioni potremo parlare a lungo. Meglio se ognuno, con un video, un brano scritto, un saggio contribuisca ad arricchire questo rapporto finale.
Non possiamo non sottolineare la faticosa e impegnativa conduzione di Novella e di Roberto. Tutto il Forum li ringrazia. Senza dimenticare tutti gli altri che hanno contribuito all’organizzazione con una fatica, forse quest’anno, meno lieve del solito.
La presenza di più di 300 persone ha confermato la gioia di rispondere a questa chiamata.
Gli interventi e i racconti dei “non triestini” sono stati ricchi e tanti.
I video (alcuni già pubblicati) hanno confermato la capacità di essere strumento agile e incisivo di comunicare.
Tra i momenti davvero emozionanti, la Grande Orchestra con i suoi quasi 40 elementi (ma hanno in animo di arrivare a 100 per fare il Grande Concerto degli “Impazziti” in piazza Unità d’Italia!), la lettura delle donne de Luna e l’altra di “Guarire si può” con la teatralizzazione delle attrici di Oltre quella Sedia e poi, una sorpresa straordinaria, Lucio di Cava dei Tirreni ha cantato una antica canzone napoletana dove il racconto di un pescatore rimanda alla bellezza e alla fatica delle relazioni umane. Gli amici di Modena poi ci hanno invitato tutti alla loro settimana di ottobre, “Mat”, Latiano si ripromette di riconvocarci per un’altra giornata di amicizia e di preoccupazioni: le cose in Puglia e per il Centro Marco Cavallo non vanno affatto bene. Come del resto in quasi tutte le Regioni italiane. Accorpamenti, tagli, sciocche e ottuse riorganizzazione dei servizi stanno, di fatto, fracassando quel poco o quel tanto di buono che, faticosamente, siamo riusciti a mettere in piedi. Anche la tavola rotonda sulle questioni del lavoro ha proposto riflessioni sulle possibilità, gli impensabili successi, le imprese virtuose e i rischi sempre più evidenti conseguenze di politiche distratte o peggio ideologicamente ostili.
Su questo ordine di discussione, forse il momento più emozionante, certamente il più applaudito, è stato l’intervento di Elia che ha preso la parola dopo un breve intervento di saluto della nuova assessora alla sanità FVG, Maria Sandra Telesca. L’assessora aveva detto buone e solite parole di apprezzamento e attenzione per il futuro. Elia ha ringraziato ma ha tenuto a precisare che le persone con l’esperienza, che egli in quel momento rappresentava, sono attente e vorranno verificare quanto accadrà, vorranno partecipare alle decisioni, vorranno ascoltare parole che traducano idee, proposte, innovazioni. E ha voluto ribadire che, ove mai le idee dovessero mancare a chi governa o mal chiarite questioni economiche dovessero bloccare progetti e percorsi individuali, le persone con l’esperienza, le loro associazioni, le risorse naturali che essi posseggono sono a disposizione, in tutte le regioni italiane: “Vogliamo essere ascoltati – ha concluso Elia – partecipare alle decisioni e proporre le nostre idee e , cara assessora, vedrà che quanto siamo in grado di fare non solo risponde a larghi bisogni ma può costare poco, pochissimo. O addirittura entrare nelle micro economie locali e portare utili, anche economici”.
Applauso. Standing ovation per più di 5 minuti.
Alcune altre immagini … alla rinfusa!