Carissimi ,
dal mondo della disabilita’ sale una grande preoccupazione ; attraverso leggi e norme “psicosociali , sociosanitarie…..” dettate di fatto dal Ministero dell’Economia ( una per tutte la proposta Forte del Lazio ) subdolamente rinasce il concetto di manicomio , modernizzato. Ogni settore reagisce , ma e’ debole se non si sviluppa all’interno di un processo solidale coordinato tra i vari settori di lotta alla segregazione.
Leggete questa , ad esempio , e ditemi se non e’ logico che la lotta dei disabili non sia coordinata con quella di tutti gli ultimi.
Rolando Proietti Mancini
presidente FORUM EX ART 26
exart26.blogspot.com
COMUNICATO STAMPA
Tremonti: 17 miliardi tagliando l’assistenza
“Che la riforma assistenziale prevista dalla Legge delega fosse una ‘patacca’ che nulla porta in termini di aiuto ai Cittadini lo avevamo compreso. Ma qui c’è di peggio, molto di peggio!”
Così commenta, a nome della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap, Pietro Barbieri a margine della conferenza stampa di presentazione della Manovra.
Le dichiarazioni del Ministro Tremonti, riprese solo da alcune agenzie, sono particolarmente gravi e riguardano, appunto, l’assistenza. Secondo il Ministro, con l’applicazione delle norme previste dalla delega assistenziale si intendono ottenererisparmi per 17 miliardi: 2 miliardi già nel 2013 e ben 15 miliardi nel 2014. Tremonti ha però avvisato che, se non sarà perfezionata la delega assistenziale, sarà attuato un blocco automatico delle agevolazioni fiscali per tutti i contribuenti.
Ricordiamo che la delega assistenziale prevede la profonda revisione dell’ISEE (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), cioè di quell’indicatore “reddituale” utilizzato per la concessione di prestazioni assistenziali agevolate.
Impone inoltre la revisione dei criteri per l’individuazione del bisogno. Si tratta solo apparentemente di strumenti di “armonizzazione e razionalizzazione” di un comparto che ha già subito negli ultimi anni pesantissimi tagli di risorse e di trasferimenti agli Enti locali.
“A distanza di pochi giorni dalla sua presentazione, la Legge delega di riforma dell’assistenza si rivela un brutale strumento per ‘fare cassa’ a scapito delle persone con disabilità, degli anziani non autosufficienti, delle famiglie in difficoltà – prosegue Pietro Barbieri – La Federazione, assieme alle organizzazioni dell’impegno civile, affronterà questo ricatto e questa riduzione dell’assistenza a carità, con tutte le proprie energie.”
Rimane l’incognita dei numeri: tagliare 15 miliardi di spesa nel comparto assistenziale significa ridurre la spesa a cifre vicino allo zero, eliminando pensioni, indennità, ma anche moltissime prestazioni sociali che non riguardano solo le persone con disabilità ma milioni di individui. Basti ricordare che l’ISTAT ha documentato che in Italia circa un quarto della popolazione(24,7%) sperimenta il rischio di povertà o esclusione. E che il nostro Paese spende poco più dell’1% del proprio PIL in assistenza.