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Propongo su questo tema un atelier-esperimento su modello di ‘Labels’ dell’amico Jon Adams, Asperger e dislessico: uno spazio in cui vi siano a disposizione varie ‘etichette’, ognuno sceglie quella che sente come più sua e può così fare l’esperienza di vivere per qualche minuto un rapporto con gli ‘altri’ in cui l’etichetta è la prima informazione che viene letta e il primo filtro che gli altri hanno verso di te.
Mi piacerebbe che tutti provassero fisicamente l’esperienza di essere visti in primis come ‘etichetta’ e solo in seguito e solo eventualmente come persona.