L’11 maggio 2019 si è tenuto a Zugliano il Convegno Il Friuli-Venezia Giulia verso la Conferenza Nazionale per la Salute Mentale con l’obiettivo di fare il punto sullo stato dell’assistenza psichiatrica nella Regione. Numerosa e significativa, attenta e consapevole, la partecipazione dei familiari, delle persone utenti dei servizi, direttori e operatori dei Dipartimenti di salute mentale, operatori della cooperazione sociale, sindacati, studenti del corso di Peer Supporter e cittadinanza attiva. Più di 400 persone. Importante la presenza del Sottosegretario alla disabilità, Vincenzo Zoccano, e dell’Assessore alla Salute della Regione FVG, Riccardo Riccardi. Prezioso il contributo di Pierluigi Dipiazza. Dagli interventi tutti e dalle testimonianze è emerso il quadro di una Regione che è stata capace di costruire un sistema di servizi salute mentale, provato e verificato negli esiti da più di 15 anni, radicato nel territorio, aperto, integrato con gli altri servizi socio-sanitari, inclusivo e rispettoso della dignità e dei diritti delle persone in cura e dei loro familiari, che opera in un orizzonte di emancipazione e di guarigione. Ma anche un sistema che necessita di nuovi investimenti per una continua qualificazione e miglioramento nei processi di cura, attraverso il confronto con i nuovi bisogni del territorio.
Le partecipanti e i partecipanti, a seguito dell’incontro di Zugliano e dopo la Conferenza nazionale Salute Mentale di Roma del 14-15 giugno, si attendono quindi che la Regione:
• confermi e salvaguardi il sistema salute mentale del FVG nella sua strutturazione, che si fonda sui CSM 24 ore e sulle linee di indirizzo: lavoro nella comunità, servizi di prossimità, presa in carico globale delle persone, continuità terapeutica, progetti personalizzati dotati di risorse/budget di salute, interventi sugli indicatori sociali di salute, integrazione con gli altri servizi sociali e sanitari e in particolare con quelli per l’infanzia e l’adolescenza (da rafforzare con i servizi per l’autismo e per l’handicap);
• garantisca una nuova attenzione ed investimenti adeguati di risorse, umane e finanziarie, contrastando la continua e progressiva riduzione a cui si assiste, che porta il sistema, relativamente alla spesa per la salute mentale al di sotto della media nazionale. In particolare nel momento in cui, anche in relazione al perdurare della crisi, la sofferenza e il disagio mentale aumentano, soprattutto tra gli adolescenti e giovani adulti;
• sostenga, con specifici provvedimenti, i percorsi dell’inserimento lavorativo, importante leva di emancipazione e inclusione, anche rinnovando attenzione alla cooperazione sociale di tipo B, in particolare contrastando le modalità delle gare di appalto al massimo ribasso, che determinano espulsione dei lavoratori più fragili;
• attivi un tavolo della salute mentale con i rappresentanti dei dipartimenti, ma anche aperto alle associazioni dei familiari, degli utenti, alla cooperazione, alle forze sociali e sindacali, in modo da favorire scelte sempre più condivise e partecipate.
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