da Animazione Sociale

Possiamo ancora cambiare? I servizi di salute mentale come laboratorio.

L’approccio alla sofferenza mentale corre oggi il rischio di essere sempre più medicalizzante. È un rischio figlio dello «spirito del tempo», che tende a enfatizzare le basi biologiche del disagio e ad allargare la definizione di «malattia mentale» a forme di sofferenza che in realtà derivano dalle condizioni di vita delle persone. Al rischio di medicalizzazione si unisce oggi anche un altro rischio: che la sofferenza mentale sia trattata come problema di ordine pubblico più che di salute; di qui il mandato di controllo sociale di cui sembra investita la psichiatria. In questo quadro i servizi e gli operatori sociali e sanitari che lavorano in questo settore sono oggi di fronte a un bivio: rafforzare una logica ambulatoriale e contenitiva o riaprire spazi di ricerca di senso del proprio lavoro?

Inserto animazione sociale

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