Bologna, 9 apr. (Dire)- Basta con le “concezioni ideologiche” tipo quelle della Regione Emilia-Romagna “che nega il fenomeno e continua a chiudere le strutture”: la legge Basaglia, cosi’ com’e’, non e’ piu’ in grado di assicurare il reale benessere di pazienti e familiari. Ne e’ convinto Fabio Garagnani, deputato del Pdl, che oggi a Bologna ha presentato la sua proposta di modifica pronta ad andare in commissione Sanita’ martedi’. Le novita’, scritte con il contributo dello specialista in psicoterapia analitica Luca Valerio Fabj (anche lui presente in conferenza stampa), riguardano soprattutto il Trattamento sanitario obbligatorio (Tso) che oggi viene imposto per 15 giorni piu’ 15, rinnovabili di volta in volta. Nella proposta di legge firmata oltre che da Garagnani anche da un altro bolognese, Giancarlo Mazzuca, invece si passa alla formula sei mesi piu’ sei mesi (rinnovabili anche senza il consenso del paziente). Con il ricovero, se le immagina Fabj, in strutture “di lungodegenza all’avanguardia” che al momento, va detto, non esistono. “Nessuno pensa di ripristinare i manicomi- precisa Garagnani- ma non e’ neanche possibile leggere sui giornali alcune notizie. L’ultima in ordine di tempo, il suicidio di un uomo depresso per la morte della madre e gia’ in carico ai servizi”. Altra novita’, la revoca o la modifica del Tso che puo’ essere chiesta di chiunque “abbia un interesse rilevante per ragioni di parentela o perche’ direttamente leso nei suoi diritti”. Ogni tre mesi, poi, lo stato di salute del paziente sara’ preso in esame da una commissione di tre membri, di cui due esterni alla struttura in cui e’ ricoverato il malato. Insomma, niente manicomi, si legge nella relazione, ma la volonta’ di “curare meglio e continuativamente il malato, dando la necessaria tranquillita’ alla famiglia da cui egli proviene, dal momento che l’intervento degli operatori sanitari pubblici e’ necessariamente episodico” e non sempre “e’ in grado di essere ottenuto tempestivamente”. La proposta di legge e’ l’accorpamento di sette proposte presentate da Pdl e Gruppo Misto, e per Garagnani non e’ un caso il silenzio sull’argomento del centrosinistra: “Scattano sulla difensiva non appena sentono parlare della legge Basaglia”. Un atteggiamento, secondo l’esponente del Pdl, che si riscontra anche in Emilia-Romagna dove “la Regione nega il fenomeno e continua a sopprimere le strutture dedicate al trattamento dei malati psichiatrici”. Un allarme condiviso anche da Fabj: “Bisogna potenziare i servizi, assumere personale e non smettere di farlo come sta avvenendo oggi. Gli psichiatri a Bologna svolgono eroicamente la loro professione con un numero troppo alto di pazienti a carico. E’ come far fare a un pilota troppi voli…”.
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