Il 7 maggio, giorno del mio compleanno si è aperto quest’anno con una luce diversa, più calda e radiosa del solito. Sin dal mattino, un’emozione diversa mi accompagnava. Non la solita gioia che accompagna questo giorno di festa, ma un senso di quiete profonda mista a gratitudine. Non era solo per il piacere mio personale di aver raggiunto gli obiettivi anche quest’anno, né per i delicati modi di essere dei miei cari che mi circondavano. Era perché avevo in serbo un dono speciale non per me stessa, ma per le persone che, con la loro professionalità e umanità, rendono più leggera la mia vita: gli operatori del centro di salute mentale che si prendono cura di me da tempo e rendono possibile il mio benessere quotidiano. Sono diventati per me un punto di riferimento fondamentale, un faro nella nebbia dei miei momenti più bui.
Con il cuore colmo di gratitudine, mi sono recata al Centro di Salute Mentale, quel luogo che per me rappresenta un rifugio sicuro, un porto accogliente per le tempeste della mia vita. Tra le mani stringevo una grande scatola proveniente da piccola pasticceria della vicina Slovenia. Dentro, una crostata di mele appena sfornata, con il suo profumo che prometteva un momento di dolcezza, un capolavoro di fragranza e sapore che avevo scelto con cura per esprimere la mia stima e il mio affetto verso gli operatori che si prendono cura di me con dedizione e gentilezza.
Appena varcata la soglia del centro, il profumo inebriante della crostata avvolgeva l’aria, anticipando in me la gioia che stava per nascere. I volti sorpresi e sorridenti degli operatori si sono illuminati di fronte al mio gesto inaspettato. Le loro parole sincere di ringraziamento hanno riscaldato il mio cuore come un abbraccio.
Mentre venivo al centro di salute mentale, accompagnata in automobile da Vittorio, ho potuto rivivere in un attimo i momenti difficili che avevo superato grazie al sostegno delle operatrici e degli operatori del centro. Ho ricordato le loro parole rassicuranti e/o di incoraggiamento, la loro empatia, i loro consigli preziosi, la loro infinita pazienza nell’ascoltare, accogliere e comprendere le mie fragilità. In quel preciso istante, ho compreso appieno quanto fosse prezioso il loro lavoro, quanto fosse importante il loro ruolo nella mia vita.
Condividere quel momento con loro è stato un modo speciale per celebrare il mio compleanno, per dare voce alla mia gratitudine e per rafforzare il legame che mi unisce a quelle persone straordinarie. Sono più che semplici operatori sanitari, sono angeli custodi che vegliano su di me con dedizione e amore.
La crostata di mele è diventata un ponte tra me e loro, un segno tangibile di una relazione profonda e di un valore inestimabile.
Mentre tornavo a casa, il mio cuore era colmo di una gioia serena e profonda. Ho potuto capire ancora una volta che la vera felicità risiede nella condivisione, nella riconoscenza, nel dono di sé. Avevo donato un po’ di me stessa, ricevendo in cambio qualcosa di immensamente più prezioso: la conferma che la gratitudine è il più bel regalo che possiamo fare agli altri e a noi stessi, un gesto che non solo dona gioia, ma che rinforza i legami e costruisce ponti di solidarietà e comprensione, un sentimento nobile e potente, capace di creare connessioni profonde e di arricchire la vita di ogni individuo.