di Roberto Dominici

Il Ministro del lavoro della salute e delle politiche sociali Maurizio Sacconi ha di recente dichiarato: “Le risorse sono sufficienti e alle Regioni virtuose, per il 2010-2011, saranno dati 3,5 miliardi in più”.
Un atteggiamento premiale che però stride con la richiesta di garanzia da parte delle Regioni di assicurare ai propri cittadini i livelli essenziali d’assistenza (Lea). Secondo le Regioni in questa Finanziaria c’è una sottostima di 7 miliardi di euro. Un dato ancor più evidente se si pensa che i Livelli Essenziali d’Assistenza  che nel 2009 erano finanziati per 87 milioni con una riduzione di 6 miliardi di euro rispetto all’anno precedente, ora sono ridotti a 22,6 milioni di euro. Questo renderà praticamente impossibile mantenere gli attuali Livelli Essenziali e aggiornarli, come previsto nella precedente legislatura, con le cure per i malati terminali, i centri di salute mentale, le cure odontoiatriche, l’analgesia epidurale per ridurre il dolore del parto che nei paesi europei si fa normalmente da decenni, le malattie rare, i servizi socio sanitari, in particolare i consultori. Altri tagli riguardano il tetto della farmaceutica, della ricerca, del programma di prevenzione e assistenza veterinaria, gli investimenti per la tecnologia e per il miglioramento delle strutture esistenti nonché delle nuove costruzioni. Con il nuovo Patto della Salute, sottoscritto nei giorni scorsi nella Conferenza Stato Regioni, dopo mesi di duro confronto tra il Governo e le Regioni, il divario tra le richieste degli enti locali e quanto proposto dall’esecutivo è stato in parte recuperato. Ma a condizione che fossero accettate imposizioni molto rigide riguardo il pareggio dei bilanci salute.
Una nota particolare riguarda i malati di (Sclerosi Laterale Amiotrofica (Sla) che dal governo si aspettano fatti e non possono essere ancora offesi con altre parole al vento. L’Esecutivo deve dare attuazione al decreto sui Livelli essenziali di assistenza (Lea) varato dal Governo Prodi e tenuto nei cassetti del ministero del Welfare. È stata scritta una nota dall’ ex ministro Livia Turco, ora capogruppo Pd in commissione Affari sociali della Camera, nella quale si sottolinea che quel decreto, comprende il nomenclatore delle protesi e gli ausili, fra i quali ci sono quelli per la comunicazione indispensabili per le persone con la Sla. Il Governo Berlusconi non dà attuazione al decreto che aveva anche la copertura finanziaria; tutto ciò rappresenta un inaudito accanimento contro persone già colpite da una malattia gravissima e ancoraggi priva di una cura efficace. Non c’è da spettare un giorno in più e il viceministro Fazio, che aspira a diventare l’unico responsabile del redivivo dicastero della Salute, aggiorni immediatamente i Lea con i finanziamenti già previsti dal Governo di centrosinistra.

tratto da: sito del Pd di Lissone http://pdlissone.wordpress.com 17/11/2009

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