Diritto, psichiatria e dignità della persona
Stefano Rossi (a cura di)
(Edizioni Alphabeta Verlag, 2015)
Il volume trae origine dal convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo nel febbraio 2014. L’interesse suscitato e il vivace dibattito sono state l’occasione per approfondire il confronto su un tema stratificato e problematico in termini pluridisciplinari, nella speranza di contribuire a rendere in parte la complessità in gioco nella trattazione del “nodo della contenzione”.
Il presente volume trae origine dal convegno organizzato dal Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università degli Studi di Bergamo nel febbraio 2014 dal titolo “Diritto, dignità della persona e psichiatria: il nodo della contenzione”.
L’interesse suscitato dal convegno e il vivace dibattito che ne è scaturito sono state l’occasione per approfondire il confronto su un tema stratificato e problematico in termini pluridisciplinari, nella speranza di contribuire a rendere in parte la complessità in gioco nella trattazione del “nodo della contenzione”.
Nella grammatica dei diritti dignità, libertà e rispetto sono divenuti vocaboli essenziali per tentare di costruire un nuovo linguaggio più attento alle persone, ai loro bisogni, alle loro aspirazioni.
Vi sono tuttavia luoghi, pratiche ed esperienze, ove – al di là di ogni idealizzazione – l’autonomia delle persone si interseca con la loro vulnerabilità, il bisogno di cura e di sostegno, creando condizioni di asimmetria di potere, di subordinazione, che evocano lo scacco, la sconfitta, la perdita dell’autonomia e della libertà.
L’uso della contenzione, specialmente in psichiatria, rappresenta uno di questi “casi tragici” in cui il bilanciamento delle ragioni di chi cura e di chi è curato non permette di raggiungere una negoziazione soddisfacente, un incontro che non comporti il sacrificio di valori considerati fondamentali.
Proprio per superare questa aporia, la ricerca corale, ma polifonica, proposta nel presente volume sviluppa un approccio multidisciplinare, riunendo nella riflessione su un tema controverso e complesso giuristi, psichiatri, psicologi, filosofi e sociologi che, pur provenendo da percorsi di vita, esperienze e sensibilità differenti, hanno inteso misurarsi su una questione di giustizia che si riflette nelle plurime dimensioni in cui si esprime la persona.
Interventi di
- Antonio Amatulli
- Stefania Borghetti
- Giuseppe Arconzo
- Marco Azzalini
- Pietro Barbetta
- Beatrice Catini
- Peppe Dell’Acqua
- Giandomenico Dodaro
- Anna Lorenzetti
- Michele Massa
- Luca Negrogno
- Barbara Pezzini
- Giovanni Rossi
- Stefano Rossi
- Nadine Tabacchi
- Lorenzo Toresini