[articolo uscito su Festival dei Diritti Umani, foto di Claudio Ernè]
Chi salva un matto è un giusto. Se volete metteteci le virgolette, ma la sostanza è questa. Gariwo, benemerita associazione che si occupa di far scoprire la biografia di persone che hanno cercato di impedire il crimine di genocidio, di difendere i diritti dell’uomo nelle situazioni estreme, ha deciso di inserire tra loro anche Franco Basaglia. Il medico dei matti, lo psichiatra che è riuscito a convincere la comunità scientifica e la politica degli anni ‘70 a chiudere i manicomi, sarà ricordato nel Giardino virtuale dei Giusti. Il riconoscimento è arrivato poche ore fa.
Il nome di Basaglia si leggerà vicino, ad esempio, a quello di Francesco Quaianni, un funzionario della Questura di Milano che nel ‘43 aiutava i partigiani, o a quello di Reinhold Chrystman, una sorta di Schindler polacco che riuscì a salvare quasi 700 ebrei che lavoravano nella sua vetreria, in Polonia.
Che c’azzecca Basaglia? C’azzecca, eccome. Innanzitutto, come spiega lo statuto di Gariwo, può essere considerato un giusto chi difende i diritti dell’uomo nelle situazioni estreme, e non c’è molto di più estremo di un manicomio. Persone segregate, spogliate – anche fisicamente, a volte – di una parvenza umana, sottoposte a contenzione fisica o sedazione chimica. Se è vero, come c’è scritto nella Bibbia, che chi salva una vita salva il mondo intero, allora il medico veneziano si merita quel posto, per ogni recluso nei manicomi che è riuscito a liberare, o perlomeno a restituirgli quell’esistenza dignitosa che ciascuno ha (dovrebbe) come diritto inalienabile.
Non è l’unico giusto inserito da Gariwo nel Giardino senza aver salvato esplicitamente vite umane: c’è, per fare qualche esempio, Felicia, la mamma di Peppino Impastato, c’è la filosofa marxista-critica Agnes Heller, la mezzofondista algerina Hassiba Boulmerka, minacciata dai fondamentalisti perché correva coi pantaloncini corti. Persone che hanno scritto e agito per rendere davvero universali i diritti, per abbattere le barriere (anche) di genere, che hanno sfidato convenzioni e stereotipi, che hanno lottato per rendere libere uomini e donne.
Siamo particolarmente orgogliosi della scelta di Gariwo, perché la proposta di includere Franco Basaglia nel Giardino dei Giusti è proprio del Festival dei Diritti Umani: siamo fermamente convinti che sia un riconoscimento dovuto a chi ha ridato diritti e dignità a migliaia di persone. Ci sarà modo di parlarne ancora. Stay tuned.
Altre info sul sito di Gariwo.