Category

Salute mentale e media

Category

Intervista a Peppe Dell’Acqua sull’aumento dei Tso a Bolzano, il disturbo mentale e l’incontro con Basaglia, padre della legge 180 che sancì la chiusura dei manicomi.

di Sarah Franzosini

Dottor Dell’Acqua, a quanto pare a Bolzano si è verificato un drastico aumento dei trattamenti sanitari obbligatori (Tso), è un caso isolato quello del capoluogo altoatesino oppure il fenomeno è in aumento su tutto il territorio italiano?

Il territorio italiano, in questo campo, è una sorta di “pelle di leopardo”. Bisognerebbe iniziare con il dire che cos’è il Tso: uno strumento di garanzia e di grande civiltà che lo Stato mette a disposizione del cittadino per garantire il suo diritto alla cura anche nelle situazioni più difficili e controverse.

Il sindaco: «Trattamenti sanitari obbligatori, ci sono anche tre casi al giorno» Molti 40 e 50enni ai margini: senza lavoro, con situazioni familiari complesse di Davide Pasquali BOLZANO. La giunta comunale ha approvato il calendario «Tso» per i prossimi mesi, fino a dicembre. Niente affatto un atto puramente formale, visto che i trattamenti sanitari obbligatori sono in forte aumento, tanto da preoccupare non poco il sindaco. «Non pensavo – precisa – che potessero essere così…

Di Giovanni Tizian Campetti da calcio, orti da coltivare, karaoke, laboratori. E la certezza che prima o poi da questo luogo se ne andranno. I reduci degli Ospedali psichiatrici giudiziari e la loro nuova vita nelle Rems, residenze per le misure di sicurezza. Che ora però rischiano il sovraffollamento. Vedi tutto il Reportage de l’Espresso

Sono usciti ieri dall’Ospedale Psichiatrico Giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto gli ultimi due internati, ma non finisce la nostra battaglia: ora dobbiamo fare in modo che l’alternativa alla logica manicomiale dell’Opg non si riduca alle sole Rems (Residenze per le misure di sicurezza). Perché ciò sia possibile bisogna dare forza ai servizi di salute mentale nel territorio e al welfare locale. E sostenere una collaborazione fra Magistratura, Regione, Asl e Dipartimenti di Salute Mentale (Dsm).

di Sara De Carli Il ddl giustizia, su cui il ministro Orlando pare intenzionato a porre la fiducia, prevede che alle residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive (REMS) possano essere destinati tutti i soggetti con problemi psichiatrici a cui gli istituti penitenziari non riescano di fatto a garantire i trattamenti terapeutico-riabilitativi. In questo modo la legge è ignorata e tradita e le REMS saranno i nuovi piccoli OPG. Una petizione sostiene l’emendamento De…

di Giovanni Rodriquez La questione nasce da un emendamento approvato nei mesi scorsi in commissione Giustizia, che apre le porte delle Rems anche a quelle persone per le quali l’infermità di mente sia sopravvenuta durante l’esecuzione della pena, agli imputati sottoposti a misure di sicurezza provvisorie e a tutti coloro per i quali occorra accertare le condizioni psichiche. “Le Rems non sarebbero più sufficienti per tutti”. Da qui la presentazione in Aula dell’emendamento a prima…

di Margherita De Bac Le due associazioni che più si sono battute per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari, StopOpg e Antigone, segnalano il pericolo di un ritorno al passato. Le residenze per l’esecuzione della misura di sicurezza sanitaria (le Rems), create per accogliere i detenuti con problemi di mente, rischiano di trasformarsi in nuovi manicomi criminali. Questi centri, infatti, a pochi giorni dalla completa applicazione della riforma del 2014 (abolizione dei cosiddetti ergastoli bianchi)…

città 1di Massimo Cirri.

Le città sono di tutti e dovrebbero esserlo sempre di più. Tutti devono trovare un posto in città e poi scambiarselo, così la città è più viva. Gente che lavora e turisti inoperosi, bambini che urlano e pensionati silenziosi, persone che vengono da fuori e indigeni che non si sono mai mossi da lì, sani e malati, biciclette e furgoncini, cani al guinzaglio e padroni con un sacchettino in mano, carrozzine e carrozzelle.

MarcoCavallo-COPDi Francesca de Carolis

«Tante cose belle», che purtroppo quelle cattive non ci saranno risparmiate. Quindi, che quelle belle siano davvero tante. Tante e belle come i desideri che, al tempo di Basaglia, gli ospiti dell’allora manicomio di Trieste scrivevano su bigliettini da imbucare nella pancia di Marco Cavallo, il grande cavallo azzurro di cartapesta. Desideri ‘folli’.
Anche i desideri scritti sulla lavagna della scuola del Centro di accoglienza di Casale san Nicola, centro per rifugiati, a Roma Nord. Le cose belle che, dopo tante cose brutte, sognano i ragazzi che arrivano dal Mali, dal Senegal, dalla Costa d’Avorio, da Eritrea, Somalia…
Tutti salvati dal mare. “O dolce musa, portami a Lampedusa”, cantano i Sud Sound System…