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Punti di vista

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opg1di Anita Eusebi

10 marzo, decimo giorno.

Gli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, costituiti alla fine del 1800, in epoca lombrosiana, racchiudono in sé il peggio dell’istituzione manicomiale e di quella carceraria, sono non-luoghi, istituzioni totali che, a oltre trent’anni dalla chiusura dei manicomi civili con la legge 180, sono rimaste sostanzialmente estranee e impermeabili alla riforma della scienza e della cultura psichiatrica.

Oltre agli ambienti certamente degradati e alle pessime condizioni di vita scandite dall’ordine istituzionale, ciò che non è più accettabile è l’idea di una giustizia fatta di meccanismi di internamento riconosciuti come del tutto incostituzionali, pericolosità sociale, incapacità di intendere e di volere, non imputabilità, o ancora evidenze biologiche infondate rispolverate per l’occasione.

1865666_orig9 marzo, nono giorno

di Anita Eusebi

La dignità di un uomo esiste a prescindere dal suo stato di salute e dai reati che possa aver commesso: questo il messaggio ripetuto in ogni dove da Marco Cavallo nella campagna a fianco di StopOPG. Un principio che vale per tutti, anche per coloro che sono internati negli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, privati di ogni diritto e soggettività, spesso legati e violati, dimenticati e soli, ridotti a “oggetti”. Persone rese vuote “dallo sguardo e dalla parola della psichiatria”, come afferma Peppe Dell’Acqua, abbandonate nel loro problema psichico e nel loro delirio. Persone alle quali è urgente restituire volto, storia, diritti, cittadinanza nel senso più ampio del termine, dignità di esseri umani.

opg-pugiotto-704x400Sono i “piccoli opg” regionali il vero cruccio di Marco Cavallo. L’impegno di tutte le componenti di StopOpg dal gennaio 2012, dalla legge svuota carceri ad oggi, ha tentato di provocare capacità critica per avviare una resistenza che, al momento, alle battute finali (?) deve mostrare tutta la sua forza.

di Piero Cipriano. “Mi chiamo Fernando Alonso, corro in kart e voglio diventare un pilota di Formula uno”. Gli ultimi vent’anni della sua vita rimossi dalla memoria, il campione di Formula uno ricorda la sua vita fino al 1995. Per fortuna (scrive la Repubblica del 6 marzo 2014) ci pensa “uno psichiatra di fama mondiale, Antonio Picano, esperto in trattamenti con l’elettrochoc, nonché grande appassionato di Formula uno” a svelarci l’arcano, a illuminarci: “E’ come…

Anche se il digiuno non fa parte della mia tradizione di lotta politica ho aderito volentieri: il digiuno mette in gioco i nostri corpi insieme a quelli degli internati che hanno subito la segregazione e per i quali oggi deve aprirsi un futuro diverso. La chiusura degli opg sta entrando nella fase più delicata e dobbiamo impedire che passino soluzioni al ribasso tenendo alta l’attenzione dell’opinione pubblica con ogni mezzo. Dobbiamo impedire che ci sia…

Buon giorno. Scelgo di scrivere queste brevi note nel timore che il mio silenzio possa essere inteso come condivisione o come accidiosa renitenza. Rilevo, nella configurazione del convegno pianificato per il 18 marzo a Milano e dal titolo “31 marzo chiudono gli opg APRIAMO I SERVIZI”, tutti gli elementi da me evidenziati nell’incontro penultimo di stopOPG in Camera del Lavoro; certamente la mancanza di una abitudine a redigere un verbale fa sì che ogni volta…

Digiuno per chiudere gli OPG senza trucchi né proroghe Del tutto ignari della nostra esistenza voi navigate nei cieli aperti dei nostri limiti, e delle nostre squallide ferite voi fate un balsamo per le labbra di Dio. …Alda Merini da “La carne degli Angeli” Un gesto non violento contro la violenza di Stato

È vero. Tutto vero. Siamo colpevoli. Recitatecela la legge, come si fa con i grani di un rosario smunto da miracoli che caracallono sui nostri piedi agili, ché non abbiamo disimparato a giocare a pallone anche se ce lo avete tolto. Siamo colpevoli. Comminateci la colpa di volerla tentare la vita, perché sì, la sfideremo fino a quando avremo fiato e voce, la nostra e quell’altre che, voi, persone socialmente non pericolose vi ostinate a…

Di Piero Cipriano. Lo so che non sta bene confessare di guardare Porta a porta, il soporifero programma che da qualche decade Bruno Vespa ci somministra quasi tutte le sere. Ebbene sì, ogni tanto mi capita di guardarlo. Che psichiatra sarei, se mi perdessi le performance dei miei colleghi che sanno sempre tutto sull’ultimo omicida, o femminicida, o infanticida, o pluriomicida, eccetera. L’altra sera, però (24 febbraio 2015), si parlava di psicofarmaci ed elettrochoc. Per…

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Il razzismo di Stato nel Reich tedesco e nel Regno d’Italia: gli apporti delle ideologie del colonialismo europeo e delle scienze biologiche, Mantova, “Giorno della memoria”, 27 gennaio 2015

1- Colonialismo e pregiudizio contro le popolazioni di colore

Simone Weil nel 1943 scriveva:

“La natura dell’hitlerismo consiste proprio nell’applicazione da parte della Germania al continente europeo, e più in generale ai paesi di razza bianca dei metodi della conquista e della dominazione coloniali. Questo male che la Germania ha tentato invano da infliggerci, noi l’abbiamo inflitto ad altri.[1]”