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“Società pericolosa” parte da Napoli, dalla contraddizione, in una prospettiva utopistica da “dopo-welfare”. Attori di mondi distanti, si organizzano, costruiscono soluzioni producendo innovazione nelle strutture istituzionali, sociali e imprenditoriali. Si configura un campo aperto dove confluiscono sperimentazione e formazione, teorica e operativa. Il movimento universitario “società pericolosa” (Giurisprudenza e Servizio sociale – Federico II), insieme al Direttore del Dipartimento di salute mentale dell’asl Napoli 1 Centro, ai Direttori delle carceri di Poggioreale e di Secondigliano…

“Rivoglio il potere che sconfigge le ingiustizie presenti nella società tramite processi politici, sociali e psicologici, ma anche quello che valorizza le mie singole abilità e capacità, il potere di ritrovare la serenità che ho perduto. Il potere di credere in me stesso” (FedeShoe) Impazzire si può ’17. Facciamo il punto Trieste, Parco di San Giovanni, 23 e 24 giugno 2017 Le giornate triestine si propongono quale incontro di coordinamento allargato e informale sui temi…

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di Michela De Mattio
Passo un’ora a visitare una paziente anziana che attualmente non sta benissimo. La visito, la coccolo, ci chiacchiero e via dicendo. Poi vado in studio a modificarle la terapia.
Quando esco è stata messa in carrozzina, in quel salone dove sembrano tutti uguali, posizionati come al cinema, verso lo schermo di una televisione che forse nemmeno guardano.

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Molte volte la persona non percepisce la condizione di sofferenza come qualcosa di definibile e di oggettivabile, dal momento che questa sofferenza è in stretta continuità con la sua storia, col divenire della sua esistenza, con il suo stesso sentire. Molto spesso il problema viene identificato dalla persona come qualcosa di estraneo, che non le appartiene: uno sguardo, un’offesa, una parola che gli altri agiscono con intenti ora minacciosi, ora seduttivi, ora misteriosi. Questo provoca isolamento, distacco, tensioni, ostilità, rancori. In tutte queste situazioni le persone fanno fatica ad avere consapevolezza e a condividere con gli altri il senso e il peso di una tale esperienza.

Come è possibile garantire il diritto del cittadino di accedere alle cure se le liste di attesa sono un ostacolo fondamentale per un italiano su sei? A partire da questa domanda, Cittadinanzattiva sta promuovendo nelle regioni italiane una serie di eventi per l’undicesima giornata europea dei diritti del malato, che si celebra il 10 maggio a Bruxelles. Non è questo l’unico punto critico che sta facendo discutere in questi giorni. C’è grande preoccupazione, infatti, per…

Nel 2014 il gruppo di protagonismo Articolo 32 e l’associazione di volontariato Club Zyp hanno pubblicato il testo definitivo La Carta della Recovery 2014 – I servizi di salute mentale e la guarigione, a seguito di un percorso di formazione e di metodologia di convalida del documento guida. Questo passaggio di formazione avvenuta nei luoghi dei servizi è stato fondamentale per dar vita alla discussione allargata, che ha coinvolto circa cento persone, di cui almeno…

Ovvero l’integrazione sociale attraverso gli scambi Troia e Lucera 11-13 maggio Il Centro Salute Mentale di Troia (FG), in collaborazione con altri soggetti, promuove la VIII edizione del progetto “Sportiva…Mente – L’utopia possibile”, quale campagna di sensibilizzazione e di lotta allo stigma ed alla discriminazione sulla malattia mentale e sulle persone affette, promuovendo processi di integrazione sociale attraverso lo scambio di idee, sensazioni, partecipazioni, esperienze, emozioni, storie, prodotti, identità. Il torneo internazionale di calcetto vede la…

van_Gogh_ronda-dei-carceratiScrive Franco Rotelli: Che cos’è (cosa è stata) la destituzionalizzazione (vera) se non rovesciare il rapporto perverso tra regole e bisogni? Che cos’è il dovere del tecnico se non il suo schierarsi sempre, costi quel che costi, dalla parte dei bisogni? Cos’è stato Basaglia se non un uomo che tra regole e bisogni ha avuto il coraggio di scegliere sempre i secondi? Ma quanti sono disposti a piegare le regole ai bisogni, e quanti invece non fanno nel loro tempo che piegare i bisogni alle regole?

[Con la pubblicazione dell’articolo sul Movimento di lotta per il lavoro Banchi Nuovi di Napoli, il Forum intende ritornare alle radici fondanti del Forum stesso: creare uno spazio virtuale e, pensando a una piazza reale, dove esperienze di natura diversa si collocano negli ambiti della salute mentale, delle lotte contro le istituzioni, delle crescenti questioni sociali, favorire la nascita del confronto e stimolare il dibattito.] di Adriano Coluccia INTRODUZIONE Questo lavoro che presentiamo nella forma…