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di Mattia Feltri

[Pubblicato su La Stampa il 29/03/2017]

L’eterno poema della follia ha trovato una struggente, commovente, irresistibile interprete in Valeria Bruni Tedeschi, che sul palco per il David di Donatello come migliore attrice ha ringraziato Franco Basaglia, che cambiò l’approccio alla malattia mentale, ha ringraziato Barbara che le propose la sua amicizia il primo giorno d’asilo dandole la focaccia, e facendola sentire magicamente non più sola, ha ringraziato Leopardi, Ungaretti, Pavese, Natalia Ginzburg che la illumina e la consola, la sua povera psicanalista, Anna Magnani, Brassens, Chopin, De André, sua mamma, sua zia, sua sorella, gli uomini che l’hanno amata riamati e anche quelli che l’hanno lasciata, il regista Paolo Virzì che la guarda senza paura, il mondo triste buffo e fantasioso del cinema.

13323846_10153886730724177_1095844120_oCon 17 nomination, il film di Paolo Virzì “La pazza gioia” gareggia per il David di Donatello, cerimonia che si terrà lunedì 27 marzo a Roma.

Ricordiamo che il film ha rappresentato una straordinaria occasione cinematografica per rafforzare e dare seguito alle parole che il Presidente Napolitano pronunciò per avviare la campagna di chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari.

Ora che questo importante traguardo legislativo e istituzionale, è stato raggiunto, la vittoria di Virzì rappresenterebbe il giusto riconoscimento artistico a un percorso importante e difficoltoso consumatosi nel nostro Paese.

di Luigi Benevelli. Il 28 febbraio u.s., ieri, il Parlamento ha approvato il testo definitivo della legge, da tempo attesa, sulla responsabilità professionale del personale sanitario, il cosiddetto “rischio clinico”. Le novità sono molto importanti: Ogni  Regione affida all’Ufficio del difensore civico la funzione di garante per il diritto alla salute; Ogni Regione istituisce un Centro per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente, che dalle strutture sanitarie pubbliche e private raccoglie…

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StopOpg: Ministri Orlando e Lorenzin intervengano, Senato può ancora rimediare.

Se non viene cancellato, il testo dell’articolo 12 comma 1 lettera d) del Disegno di Legge n. 2067 sulla Giustizia discusso al Senato, rischia di riaprire la stagione degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Una beffa a pochi giorni dalla chiusura degli OPG.

Si dispone il ricovero dei detenuti nelle REMS come se fossero i vecchi OPG, tornando così alla vecchia normativa sui manicomi giudiziari. Il diritto alla salute e alle cure dei detenuti, troppo spesso negato, non si risolve così.

slegaloPrimo rapporto sui diritti negati dalla pratica del legare coercitivamente i pazienti psichiatrici in SPDC

di Giovanna Del Giudice

Ad un anno dal lancio della campagna nazionale …e tu slegalo subito per l’abolizione della contenzione a partire dai servizi psichiatrici, una ricerca promossa da “A buon diritto” concorre ad aggiungere ricchezza scientifica all’iniziativa.

La ricerca si incentra sulla contenzione meccanica -l’immobilizzazione parziale o totale della persona “in cura” attraverso mezzi meccanici- che è tra le limitazioni della libertà personale attuate ancora nei servizi socio sanitari -porta chiusa, spoliazione da oggetti ritenuti pericolosi, videosorveglianza, regole rigide sull’uso del telefono, sul fumo, sulle visite- quella che più interroga dal punto di vista giuridico ed etico (Comitato Nazionale di Bioetica 2015).

di Peppe Dell’Acqua e Silvia D’Autilia [pubblicato su Charta Sporca http://www.chartasporca.it/in-punta-di-piedi-osservazioni-sul-suicidio-e-sulleffetto-werther/] Si racconta che in un’isola dell’antica Grecia la figlia del re, colpita nell’amore, si sia data la morte con le proprie mani. Pare anche che tutti i sudditi abbiano partecipato, dolenti, al lutto e alla disperazione del re e della regina. Le cerimonie funebri si sarebbero protratte addirittura per un’intera settimana, durante la quale il corpo della fanciulla sarebbe rimasto esposto davanti al palazzo reale…

Istituire la “Giornata nazionale della dignità della persona” da celebrare il 13 maggio, data simbolica perché coincide con l’approvazione, nel 1978, della legge Basaglia con la quale si è superata la concezione secondo la quale la malattia psichica poteva essere trattata solo in strutture di contenzione come i manicomi. L’idea è venuta ai deputati del Pd Umberto D’Ottavio e Anna Rossomando, che hanno presentato una proposta di legge illustrata giovedì 16 febbraio in una conferenza…

di Livia Bicego Carissime e carissimi, il 1° febbraio si è tenuta a Rimini una giornata importante organizzata da Ipasvi su contenzione e aspetti clinici e assistenziali. Le riflessioni e i confronti continuano e, a mio parere, non possono che portare verso la strada intrapresa con successo dal gruppo triestino per il totale abbandono delle cattive pratiche. Oggi la sfida importante riguarda tutto il FVG grazie a una giunta, un assessorato e una terza commissione…

di Lorenza Magliano Nonostante le evidenze scientifiche dimostrino che le persone con schizofrenia abbiano spesso una storia di vita  densa di eventi traumatici e di avversità, le loro richieste di un sostegno psicologico – che le aiuti a dare un senso alla loro esperienza e a superarla – restano per lo più lettera morta. La scarsa disponibilità di interventi non farmacologici per le persone con schizofrenia nei servizi di salute mentale, in Italia come  a…

Di Lorenza Magliano E stato di recente pubblicato sull’American Journal of Orthopsychiatry (https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/27977285) uno studio che ha esaminato le opinioni di 322 medici di base sulle persone con schizofrenia e sull’opportunità di trattarle diversamente dalla “gente comune” nei reparti ospedalieri non psichiatrici. I risultati dello studio hanno evidenziato come il 31% dei medici di base sia fermamente convinto che in un reparto ospedaliero non psichiatrico le persone con schizofrenia debbano essere sorvegliate da personale aggiunto, e…