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Gamian-Europe, che è la principale ONG impegnata nel campo della salute mentale e dei diritti umani assegna a Roberto Mezzina, direttore del Dipartimento di salute mentale di ASUITs, e del Centro Collaboratore OMS per la Ricerca e la Formazione in salute mentale di Trieste, il prestigioso premio “European Personality Award for the year”, dedicato a personalità che si distinguono nel campo della psichiatria. Mezzina è il primo italiano insignito del premio, istituito nel 2005 e…

senatoConferenza stampa

Su iniziativa della Senatrice Nerina Dirindin:

Senato della Repubblica, Sala Caduti di Nassirya – Piazza Madama, 1 – Roma

Martedì 19 settembre, ore 12-13

Un ddl per rilanciare e dare concreta attuazione alla l. 180

Salvaguardare e promuovere la salute mentale

A quasi 40 anni dalla 180, una legge che ha reso l’Italia punto di riferimento internazionale per l’assistenza alle persone con problemi di salute mentale, appare necessario rilanciare l’attualità dei suoi principi fondanti, superare le difformità territoriali, rispondere alle nuove domande, promuovere le condizioni per una sua concreta attuazione, favorendo il superamento delle attuali carenze applicative.

Oceanic Pavilion, entry and public space. Image Courtesy of Steven Holl ArchitectsIl Disegno di legge (vedi testo) verrà presentato in Senato nel corso della conferenza stampa del 19 settembre prossimo alle ore 12.

Nell’ambito del Forum Salute Mentale, dei movimenti e delle associazioni che, nella piazza che il Forum vuole essere, si è venuto elaborando il testo che ora approda in Parlamento.  Determinante si è rivelato il contributo di numerosi esperti, professionisti, associazioni e persone che con impegno e competenza si prodigano quotidianamente per il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali delle persone che vivono l’esperienza del disturbo mentale.

Finalizzato allo sviluppo  e all’attuazione dei principi della legge 180, il Ddl  vuole riattivare attenzione, discussione e partecipazione per far fronte comune al declino, che pare inarrestabile, delle culture, delle organizzazioni, delle politiche della salute mentale.

Comunicato stampa Come  Forum veneto per la Salute Mentale, Associazione Cittadinanza e Salute  e Unasam rendiamo noto  di aver indirizzato al sen. Luigi Manconi e alla Commissione straordinaria per la tutela e la promozione dei diritti umani di cui è Presidente,  la richiesta di far luce intorno al suicidio di Simone, un ragazzo di 31 anni  ospite dall’ottobre del 2015 – eccetto che per brevi periodi di ricovero nell’SPDC di San Donà di Piave-  della Comunità…

“Società pericolosa” parte da Napoli, dalla contraddizione, in una prospettiva utopistica da “dopo-welfare”. Attori di mondi distanti, si organizzano, costruiscono soluzioni producendo innovazione nelle strutture istituzionali, sociali e imprenditoriali. Si configura un campo aperto dove confluiscono sperimentazione e formazione, teorica e operativa. Il movimento universitario “società pericolosa” (Giurisprudenza e Servizio sociale – Federico II), insieme al Direttore del Dipartimento di salute mentale dell’asl Napoli 1 Centro, ai Direttori delle carceri di Poggioreale e di Secondigliano…

“Rivoglio il potere che sconfigge le ingiustizie presenti nella società tramite processi politici, sociali e psicologici, ma anche quello che valorizza le mie singole abilità e capacità, il potere di ritrovare la serenità che ho perduto. Il potere di credere in me stesso” (FedeShoe) Impazzire si può ’17. Facciamo il punto Trieste, Parco di San Giovanni, 23 e 24 giugno 2017 Le giornate triestine si propongono quale incontro di coordinamento allargato e informale sui temi…

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di Michela De Mattio
Passo un’ora a visitare una paziente anziana che attualmente non sta benissimo. La visito, la coccolo, ci chiacchiero e via dicendo. Poi vado in studio a modificarle la terapia.
Quando esco è stata messa in carrozzina, in quel salone dove sembrano tutti uguali, posizionati come al cinema, verso lo schermo di una televisione che forse nemmeno guardano.

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Molte volte la persona non percepisce la condizione di sofferenza come qualcosa di definibile e di oggettivabile, dal momento che questa sofferenza è in stretta continuità con la sua storia, col divenire della sua esistenza, con il suo stesso sentire. Molto spesso il problema viene identificato dalla persona come qualcosa di estraneo, che non le appartiene: uno sguardo, un’offesa, una parola che gli altri agiscono con intenti ora minacciosi, ora seduttivi, ora misteriosi. Questo provoca isolamento, distacco, tensioni, ostilità, rancori. In tutte queste situazioni le persone fanno fatica ad avere consapevolezza e a condividere con gli altri il senso e il peso di una tale esperienza.