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Si è concluso il ciclo di incontri dell’iniziativa il Manicomio invisibile, organizzata in occasione del 40° anniversario della legge Basaglia dai collettivi Codice Rosso di medicina e Laboratorio 15 di Psicologia dell’università di Firenze. Una tre giorni all’insegna della legge 180 che ha permesso agli studenti di approfondire l’esperienza basagliana e la situazione attuale della cura del disagio psichico.

I temi toccati sono stati molti, grazie anche ad un’ampia partecipazione da parte degli studenti che hanno riempito le aule e i luoghi di dibattito, portando le loro domande e riflessioni agli interlocutori, psichiatri e psicologi provenienti da diverse realtà italiane.

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« Condizioni indegne » al Centro Ospedaliero Universitario di Saint-Etienne

Pazienti legati, isolamento forzato…Gli ispettori generali all’inizio di gennaio hanno rivelato le pratiche « vergognose » che vengono messe in atto alla luce del giorno. Trasmessi i dossier al Ministero della Salute. (da Liberation del 28/ 2/ 18)

E’ una visita che non avrebbe dovuto lasciare conseguenze come di solito sono quelle degli ispettori generali nelle istituzioni chiuse, nei luoghi di privazione della libertà. Arrivano senza avvisare. E danno un’occhiata. La scena avviene al CHU di Saint-Etienne, tra l’8 e il 15gennaio scorso, con l’obiettivo di soffermarsi sulle condizioni di ospedalizzazione in un reparto di psichiatria. All’inzio si recano presso il « pronto soccorso » psichiatrico, di seguito nel reparto di psichiatria. Cos’hanno visto ? Non si riprendono ancora. Pazienti contenuti con i legacci da diverisi giorni. « Condizioni indegne », ovvero vergognose. Nei piani, nel reparto di psichiatria, le stanze d’isolamento sono sempre piene ; i pazienti restano contenuti senza esser visitati da un medio per intere settimane – pratiche d’isolamento estese in contrasto netto con i regolamenti vigenti.

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Alla Lavanderia a Vapore in scena venerdì lo spettacolo “Senza Filtro”, dedicato alla figura della poetessa Alda Merini. Ma il calendario di eventi è molto più ricco
Nel 2018 si festeggiano i 40 anni dalla promulgazione della Legge Basaglia: la Fondazione Piemonte dal Vivo e la Città di Collegno propongono, in occasione di questo anniversario, un calendario di iniziative teatrali, musicali, espositive per alimentare il dibattito intorno al tema della malattia mentale, della tutela dei diritti, dell’inclusione, dell’accoglienza, del rispetto della dignità della persona.

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Molti amici del forum stanno organizzando eventi di ogni natura: teatro, cinema, libri, conferenze e parate.

Già da febbraio accadono cose. Gli amici di ISEO, della cooperativa Clarabella, di Lecco e altri suggeriscono di aprire sul sito uno spazio che raccolga e rilanci tutto quanto sta accadendo e accadrà.

Pensiamo che la quantità di eventi darà il senso della partecipazione e con esso la profondità del cambiamento della cultura e degli sguardi intorno alla questione delle istituzioni della follia e, finalmente, delle persone che vivono l’esperienza.

Un dannoso immobilismo da parte della Regione Abruzzo che “ancora non delibera come definitiva la Rems di Barete, non rimodulando di conseguenza il programma al ministero e non permettendo lo svincolo dei finanziamenti governativi”. Lo denuncia il Comitato StopOPG Abruzzo, riunito a Pescara nei giorni scorsi: preoccupanti in regione i problemi legati alla piena applicazione della Legge 81 sulla chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari. Un percorso di buone pratiche riabilitative, quello effettuato all’interno della Rems…

contenzione

Contenzione fisica: le Regioni hanno approvato nel 2010 un documento che delinea possibili strategie di prevenzione sulla “Contenzione fisica in psichiatria: una strategia possibile di prevenzione”. Ed ora la Commissione parlamentare per la tutela e la promozione dei diritti umani del Senato, nell’ambito dell’audizione per l’indagine conoscitiva sulla contenzione meccanica ha chiesto loro se e quali Regioni hanno emanato direttive per monitorare il fenomeno, promuovere pratiche sistematiche di miglioramento della qualità sulla gestione delle situazioni di crisi

golemDa sempre la questione della incapacità e della pericolosità attraversa gli ambiti del diritto e della psichiatria, e spesso si deve confrontare con la richiesta di controllo sociale.

L’infermità mentale non comporta mai di per sé una condizione di totale o parziale non-imputabilità, dovendo essere accertato se, in relazione al fatto commesso, essa possa aver inciso sulla capacità di intendere o di volere dell’Autore del reato al momento della commissione del fatto; l’incontro si pone l’interrogativo della possibilità di riconoscere la responsabilità penale anche dell’infermo di mente.