Fu tra i fondatori dell’UNASAM negli anni difficili che seguirono la legge 180. Il suo lavoro, insieme a quello di tutti i familiari che fu capace di aggregare, è stata la più forte resistenza ai tentativi di restaurazione che si sono susseguiti in questi ultimi 40 anni. Una vita spesa nel campo della salute mentale, contro ogni discriminazione, per affermare i diritti e la dignità di tutte le persone.
A suggerire l’incontro è stato il senatore Sergio Zavoli presidente della Biblioteca e per l’archivio storico.
Dopo Gorizia e dopo il reportage di Sergio Zavoli nessuno poteva più dire di non sapere. Lo scandalo dei manicomi era oggetto di inchieste rigorose delle maggiori testate giornalistiche. Il decennio che precedette la legge di riforma sanitaria fu ricchissimo di ricerche, esperienze, dibattiti e conflitti che a volte sembrarono impedire qualsiasi possibilità di cambiamento. Ciò che accadde sembra ora oggetto della smemoratezza che domina i nostri giorni. Come se la legge 180 con tutta la sua radicalità e con la profonda intenzione trasformativa fosse capitata per caso.
Trieste, 27 e 28 gennaio 2017, incontro nazionale sulla fine del manicomio criminale in Italia, ultima istituzione totale psichiatrica.
All’evento partecipano operatori, amministratori, politici, giuristi, magistrati, associazioni e cittadini interessati alle tematiche.
Il confronto è libero. Dal convegno può nascere una rinnovata attenzione sulla “questione psichiatrica” e un discorso comune sullo stato dei servizi e la salute mentale in Italia.
Martedì 20 settembre 2016, ore 12.00, sala Nassirya del Senato (Palazzo Madama) conferenza stampa: “Rafforzare i programmi di tutela della salute in carcere. Completare la chiusura degli OPG, non stravolgere la funzione delle Rems” Intervengono la sen. Nerina Dirindin e rappresentanti di Stop OPG e del Forum Nazionale Salute in Carcere:Stefano Cecconi, Patrizio Gonnella, Fabio Gui, Valentina Calderone, Laura Liberto, Vito D’Anza, Piero Cipriano, Denise Amerini, Girolamo Digilio Saranno presenti senatrici e senatori componenti del gruppo PD della…
siamo appena tornati dalla riunione. Le dritte finali per il tuo arrivo qui. C’è fermento: chi si appunta l’ultimo cavillo da risolvere, chi vuole l’ennesima rassicurazione che più o meno tutto sia stato controllato, chi scherza in un’atmosfera che passa dall’ansia all’emozione dell’attesa.
Nel pieno dei preparativi tra permessi, orari, luoghi e variazioni…
Sì, perchè c’è sempre qualche immancabile sorpresa dell’ultimo minuto: Maria si dovrà realmente arrampicare su una finestra per posizionare una delle installazioni? I “sacri ciotoli” di uno dei palazzi storici dove accoglierti sono davvero tanto sacri da non poter essere calpestati? E il tempo? che fa? i capricci? Beh, le rivoluzioni non si fermano di certo per il tempo!
In tutta questa baraonda l’entusiasmo ci fa vivere gli intoppi con ironia, la tensione cala e qualcuno, ritornando con il pensiero dalle prime timide riunioni all’oggi, si chiede se non siamo un pò “matti” anche noi in questa avventura.
Per ora non c’è altro da aggiungere, se non che aspettiamo questo momento tanto importante per noi e per Lecco felici e carichi, commossi!
A presto!, I cittadini e le cittadine del Forum Salute Mentale Lecco.
Un anno è passato dalla data – il 31 marzo 2015 – fissata dalla legge per la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e ancora 90 persone sono rinchiuse nei quattro Opg “superstiti”.
A Montelupo Fiorentino ci sono 40 internati, a Reggio Emilia 6 internati, ad Aversa 18 internati, a Barcellona Pozzo di Gotto 26 internati. Secondigliano a Napoli è stato chiuso a dicembre 2015. Mentre quello di Castiglione delle Stiviere ha solo cambiato targa, “trasformandosi” da Opg in Rems con oltre 220 internati. Altre 230 persone sono oggi ristrette nelle Rems: le Residenze regionali per l’esecuzione della misura di sicurezza che hanno sostituito la funzione dell’Opg (cioè il ricovero con misura detentiva).
(Ex ospedale psichiatrico di Aversa, foto di Antonio Fortarezza)
Agosto 1945. Giovanni Sai, Direttore dell’Opedale Psichiatrico di Trieste e annessi Istituti, nell’agosto 1945 riprendeva il tradizionale invio alla Provincia di Trieste descrivendo l’ultimo periodo bellico. Nel complesso dei dolorosi eventi che avevano colpito la popolazione manicomiale, il Direttore rievocava quello che era stato l’episodio più drammatico:
“A fine dicembre del 1944 si presentarono due ufficiali delle S.S. germaniche chiedendo le distinte di tutti gli ebrei ricoverati negli ospedali di San Giovanni,
(la foto, e il pensiero, è di Antonio Fortarezza)
Alle 14.00 di ieri è iniziato Impazzire si Può: quasi 300 amici dall’Olanda, dalla Francia, dall’Inghilterra, dal Trentino Alto Adige, dalla Liguria, dal Veneto, dalle Puglie, dal Lazio, dalla Lombardia, dalla Toscana, dalle Marche, dalla Campania, dal Piemonte e, ovviamente, dal FVG. Il convegno più variopinto che si sia mai visto!