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di Massimo Bucciantini Le quattordici conferenze che tenne in Brasile a giugno e novembre del 1979 sono il testo di Basaglia più conosciuto fuori dall’Italia. E al tempo stesso – come osserva Maria Grazia Giannichedda – sono «il modo migliore per avvicinarsi al suo lavoro e alle sue idee e per ritrovare, nelle sue parole, le radici della Legge 180». Già, le sue parole. C’è un lavoro ancora da fare sulle “parole” di Franco (di…

Di Alberto Fragomeni Qualche tempo fa, mi ha chiamato Peppe Dell’Acqua per chiedermi se ci saremmo visti a Milano per Book Pride. C’era una presentazione dei libri narrativi della Collana 180, e io, che ho deciso già da tempo di non contribuire più alla promozione del mio scritto, ho risposto che sì, avrei raggiunto lui e gli altri componenti della grande famiglia della Collana a Milano, ma solo per salutarli e per stare un po’…

Di Ilaria Romeo “Meno botti del solito a mezzanotte – annota nel suo diario l’allora presidente del Consiglio Giulio Andreotti alla data del primo gennaio 1978 – Sono grato ai silenziosi perché il mio anno si inizia con un mal di testa di prima classe” Un mal di testa decisamente premonitore quello di Giulio Andreotti alla apertura di un anno foriero per l’Italia di grandi eventi, molti dei quali epocali. Dal rapimento di Aldo Moro…

sdgdsbdsdi Peppe Dell’Acqua

La mattina di giovedì 16 marzo sono a Barcola. Nella stanzetta che chiamiamo dei colloqui e dell’accoglienza sto parlando con la mamma e il papà di una giovane donna in quel momento ospite al Centro. La stanza si trova proprio all’ingresso, la prima sulla destra. Molti ospiti abituali quando arrivano aprono la porta per salutare. Quella mattina, sono circa le nove e mezza quando: “Hanno rapito Aldo Moro – urla entrando Paolo – le brigate rosse hanno rapito Aldo Moro. Cinque morti…” Faccio un cenno bonario di assenso, conosco da due anni Paolo e il suo delirio. Gli dico: “Va bene, va bene Paolo aspetta che finisco con questi signori e ne parliamo”.

ultimaIn Italia oggi, in 8/9 su 10 dei circa 320 servizi psichiatrici di diagnosi e cura, la contenzione è pratica diffusa. Di routine in alcuni luoghi, più raramente in altri. Una  ricerca dell’Istituto superiore di Sanità del 2005 accertava questo dato e le cose, purtroppo, dodici anni dopo non sono cambiate. Bisognerebbe oggi, con maggiore rigore, aggiornare  il dato e prendere atto della crescente diffusione di questa pratica.

Giorgio Antonucci è stato un medico e psicanalista italiano, punto di riferimento dell’antipsichiatria in Italia è nato nel1933 a Lucca, ed è morto lo scorso 18 novembre a Firenze. La conversazione “Gli istituti psichiatrici chiusi sono dei luoghi di tortura, delle sepolture…”. Giorgio Antonucci non ha niente del medico tradizionale, indaffarato, autoritario, privo di abbandoni che siamo abituati a conoscere. La sua faccia triste esprime una dolcezza morbida, acuta, quasi dolorosa. I suoi occhi sono…

Per una psichiatria gentile di Emanuela Nava Alla fine è stata ricoverata, così non si poteva andare avanti, si rifiutava di prendere qualsiasi medicina che l’aiutasse a stare meglio. Ma il giorno in cui è stata portata al reparto di psichiatria, non dovrei dirglielo, era quasi addormentata. L’avevamo sedata noi, il papà e io, con le gocce nell’acqua per evitare che arrivassero i vigili, che le facessero il ricovero coatto, il TSO. Era morta una…