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Contenzione

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Il mio nome è Eva ed il mio proposito, o meglio, la mia necessità è quella di denunciare pubblicamente uno scempio fattomi anni fa. Ero uscita dal mio stato di coma farmacologico e, non appena risvegliata, di slancio mi sono alzata dal letto staccando dalle mie braccia le flebo che non mi servivano più a nulla, visto il mio stato di tranquillità e voglia di vivere… e mi misi a correre a piedi scalzi godendo…

psidi Piero Cipriano

Un anno fa ho incontrato Francesco. Mi ha raccontata la sua storia di persona legata a un letto d’ospedale. Ho pubblicato un suo scritto ne Il manicomio chimico, nel capitolo Ivàn Fëdorovič e il sinedrio di bioetica. Francesco preferiva non comparire col suo vero nome. Pensava di aver chiuso con la psichiatria. Alla luce del suo recente, attuale ricovero, ha capito che non è così. Pubblicai la storia del suo primo ricovero, e della sua contenzione preventiva, perché volevo che questa sua storia, di vittima della psichiatria, di vittima di una psichiatria che sequestra le persone, e le tortura, fosse conosciuta, facesse scalpore, mettesse paura, scandalizzasse, scuotesse le coscienze.

di Giovanna Del Giudice.

Venerdì 5 giugno 2015, a Pistoia, nell’VIII Forum salute mentale Maria Grazia Serra, Giovanna Del Giudice e Piero Cipriano hanno annunciato l’apertura della campagna per l’abolizione della contenzione, in una situazione di grande emotività dopo la visione di alcune immagini sull’agonia di Francesco Mastrogiovanni, legato nel letto del Servizio psichiatrico ospedaliero di Vallo della Lucania. Immagini strazianti di un uomo sofferente, reso inerme, negato nella soggettività e nei diritti, invisibile agli occhi degli operatori (guarda il trailer).
Non è questa tortura? Come si può considerare la contenzione cura e trattamento sanitario?

L’associazione dei familiari Asarp chiede all’assessore regionale alla salute Luigi Arru e alle ASL della Sardegna di mettere in pratica le raccomandazioni del Comitato Nazionale di Bioetica e di predisporre al più presto programmi finalizzati al superamento di ogni forma di contenzione. L’associazione sarda per l’attuazione della riforma psichiatrica da lungo tempo denuncia che, nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura della Sardegna, vengono utilizzate la contenzione meccanica, fisica e farmacologica. Per Gisella Trincas, presidente…

Per queste ra gioni, il CNB ribadisce l’orizzonte bioetico del superamento della contenzione, nell’ambito di un nuovo paradigma della cura fondato sul riconoscimento della persona come tale (prima ancora che come malato e malata), portatrice di diritti. Il rispetto dell ’autonomia e della dignità della persona è anche il presupposto per un intervento terapeutico efficace.

logo2La contenzione, le porte chiuse, la violazione del corpo rappresentano lesioni gravi dei diritti umani e sono pratiche mortificanti per chi le subisce e per chi le esercita. Sono la conseguenza dell’assolutizzazione del paradigma biologico e delle pratiche riduttive ad esso connesso. La rinuncia e la mortificazione degli operatori e la perdita delle infinite risorse che sguardi differenti e diversamente motivati possono introdurre nel campo del lavoro di cura sono una conseguenza drammatica.

torturaDi Peppe Dell’Acqua.

La Corte europea dei diritti dell’uomo ha condannato l’Italia. Nel nostro paese non è previsto il reato di tortura. Ora il Parlamento pare voglia affrettarsi per votare una legge che è in lista d’attesa da anni. Già precedentemente il Comitato europeo per la prevenzione della tortura, delle pene e dei trattamenti inumani e degradanti, visitando gli ospedali psichiatrici giudiziari e prendendo atto della diffusione della pratica della contenzione, aveva richiamato il nostro paese a provvedere per cancellare queste persistenti vergogne.

17 marzo, diciasettesimo giorno. Dove si racconta di un’adolescente che fa fatica a stare con gli altri e lo desidera tanto. Che già a 10 anni, allo sguardo medico e psicologico appare incontenibile. E allora, di lì a poco, contenzioni che non finiscono mai. Dei diagnosi e cura, delle sedicenti comunità terapeutiche, della sua “pericolosità sociale”, della sua infermità di mente. Del suo proscioglimento. Della condanna a 5 anni di misura di sicurezza Di Francesca…

214 marzo, quattordicesimo giorno.

Venerdì 13 marzo, a “La Radio ne parla” che trasmetteva dal manicomio criminale modello di Castiglione, il Direttore Pinotti ha dichiarato che la contenzione è “gesto terapeutico necessario”.

Di Anna Poma.

La contenzione è un gesto terapeutico necessario, un trattamento a cui si ricorre di norma in tutti i Servizi di Diagnosi e Cura Psichiatrica, la sola pratica accreditata per impedire alle persone “malate di mente” di danneggiare se stesse o gli altri. E’ ovvio che nell’Opg di Castiglione delle Stiviere, il solo a completa conduzione sanitaria, quello buono in mezzo all’inferno di tutti gli altri (ci sono giardini qui, stanze in buono stato, personale preparato a costruire relazioni difficili, donne e non solo uomini internati) legare le persone ai letti sia lecito e persino auspicabile.