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Vallo della Lucania (Salerno), 16 ottobre 2012 – Puntuale come sempre nel pomeriggio si tiene la nuova udienza del processo per il caso Mastrogiovanni, il maestro elementare morto in seguito ad un incredibile contenzione durata novanta ore, che vede imputati 6 medici e 12 infermieri del reparto di psichiatria responsabili del sequestro e della morte del maestro anarchico. Parla per oltre due ore l’avv. Caterina Mastrogiovanni che stigmatizza duramente e in maniera brillante la requisitoria…

Interrogazione a risposta scritta Al Ministro della salute dall’on. Luisa Bossa – Per sapere – premesso che: è in corso presso il tribunale di Vallo della Lucania il processo a sei medici e dodici infermieri dell’ospedale civile «San Luca» , dove il 4 agosto 2009 è deceduto Francesco Mastrogiovanni, ricoverato nella struttura sanitaria con un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) e lì deceduto dopo ottanta ore passate legato ad un lettino, così come risulta dalle registrazioni…

Ecco la cronaca relativa al seminario svoltosi a Mantova il 5 ottobre (vedi). Obiettori psichiatrici La domanda è semplice. Chi lega una persona commette un atto lecito o un reato? La risposta non è altrettanto semplice. Perché, si chiede Luigi Caracciolo, criminologo, se un insegnante lega un suo allievo, ovviamente, ha commesso un reato (sequestro di persona o violenza privata), ma lo stesso non accade se uno psichiatra lega un malato di mente? Eppure in…

Vallo della Lucania (Salerno), 2 ottobre 2012 – Al Tribunale di Vallo della Lucania, nel pomeriggio, come fissato, puntuale come sempre riprende, dopo la pausa estiva, il processo contro i sei medici e i dodici infermieri del reparto di psichiatria dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania, imputati per la contenzione di novanta ore e la conseguente morte del maestro elementare di Castelnuovo Cilento, Francesco Mastrogiovanni, avvenuta la notte tra il 3 e 4 agosto…

Dal Documento Programmatico (vedi) del Forum Salute Mentale del 2003, alla voce contenzione: “La buona pratica non parte da un gesto generoso del medico verso la persona sofferente, gesto che può essere tradito mille volte al giorno da un dolore più o meno nascosto, da una aggressività con o senza giustificazione, da una violenza che ferisce. La buona pratica è il risultato di una volontà collettiva di partire comunque dal rispetto e dalla libertà della…

Di seguito, richiamando la lettera aperta di Luigi Attanasio, Luigi Benevelli e Giovanni Rossi, la corrispondenza che si è sviluppata: Mantova 30 luglio 2012 I firmatari di questo appello, già responsabili del Dipartimento di salute mentale dell’Azienda ospedaliera “Carlo Poma” dal 1988   al 2010  denunciano che negli ultimi mesi nei servizi di salute mentale mantovani è in corso il progressivo abbandono di culture e prassi assistenziali psichiatriche che avevano portato i servizi di salute mentale…

di Girolamo Digilio. ” .. La contenzione meccanica (legare il paziente al letto o comunque immobilizzarlo mediante camicie di forza, vari tipi di fasce o “fascette”, catene, manette, ecc. ) delle persone con sofferenza mentale rappresenta una grave limitazione della libertà personale che era praticata largamente negli Ospedali Psichiatrici e costituiva praticamente l’unico strumento di “cura” attuato perlopiù con intenti punitivi e di demolizione della personalità “perversa” del paziente. Purtroppo anche oggi è praticata troppo diffusamente, soprattutto nei Servizi Psichiatrici di Diagnosi e Cura (SPDC), ma anche nelle strutture che ospitano persone anziane e/o non autosufficienti. La contenzione non è un atto medico, non ha alcuna valenza terapeutica ..”

(un testimone) Dice d’essersi prima ammalato di bronchite perché stava in una stanza umida e poi lo hanno trasferito nella stanza dov’era ricoverato Mastrogiovanni. Continua la sua deposizione: «Mi hanno legato senza dirmelo, ed è stato il dott. Di Genio a disporre la mia contenzione, come poi mi ha detto il dott. Mazza, ch’era del mio paese. Ero legato solo alle mani e sono stato legato per due notti e un giorno. Ho pensato che la contenzione fosse dovuta al fatto di non farmi cadere dal letto, ma non potevo né girarmi, né sedermi sul letto. Ero completamente immobilizzato. Gli infermieri e i medici passavano raramente. Nel mio letto gridavo che avevo sete, dopo aver gridato a lungo è venuto un infermiere piccolino a portarmi meno di mezzo bicchiere d’acqua, assolutamente insufficiente in quei giorni di grande caldo. E così vedendo vicino al mio letto un tavolo con una bottiglia d’acqua sopra sono riuscito ad avvicinarlo tirandolo con un piede e sono riuscito a bere facendo cadere la bottiglia acchiappandola con la bocca e così placai la mia arsura.

Contenzioni- 2011-gatNel 2011 la DGS a seguito della sollecitazione della Campagna per la Salute Mentale (CSM) ha costituito un Gruppo di Approfondimento Tecnico, GAT, per analizzare il fenomeno delle contenzioni negli SPDC e gli aspetti organizzativi degli stessi. Il GAT, dopo il lavoro di alcuni mesi ha prodotto un documento di analisi sia del fenomeno delle contenzioni, sia  degli spetti organizzativi degli stessi SPDC. Tale documento vi è stato a suo tempo inviato dalla CSM…